COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Mobilità Romagna. Pompignoli (Ln): “Con sede unica AMR costi quadruplicati e proibitivi”

Il consigliere della Lega nord chiede perché si vogliano smantellare i presidi territoriali di Forlì, Ravenna e Rimini e perché si sia scelta per gli uffici una struttura privata così costosa

La scelta, presa da Agenzia Mobilità Romagna (AMR), di fissare la propria sede unica a Cesena, quadruplicherà i costi rispetto alla precedente organizzazione, soprattutto per i costi di affitto dei nuovi uffici. Lo sostiene Massimiliano Pompignoli della Lega nord, che in un’interrogazione chiede per quali motivi si vogliano smantellare i presidi territoriali di Forlì, Ravenna e Rimini e perché non sia stata scelta come sede una struttura pubblica meno onerosa.

La decisione di trasferire tutti i dipendenti nella sede unica di Cesena, che dovrebbe inaugurare il prossimo 14 dicembre, implicherebbe – secondo il consigliere Ln – una spesa di 50mila euro per l’arredamento degli uffici, l’allestimento tecnologico e il trasloco, a cui si deve aggiungere un costo di 150mila euro annui per utenze e vari oneri. Fra questi, l’affitto della sede: “Sorprendentemente i locali per la sede cesenate, destinata a 20 dipendenti, non sono stati reperiti in strutture già di proprietà pubblica sottoutilizzate per abbattere i costi, come per esempio la sede della Provincia, ma sul libero mercato e, guarda caso, la scelta è ricaduta sulla sede centrale dell’ex Cassa di Risparmio di Cesena”. La sede unica di AMR – sottolinea Pompignoli – occuperebbe quasi l’intero terzo piano della struttura, pari a 480 metri quadri, con sale tanto grandi che per realizzare gli uffici sarebbero state installate pareti di cristallo da 30mila euro, che dovrebbero diventare proprietà della Banca al termine del contratto. “La decisione di trasferire tutti i dipendenti di AMR a Cesena- rimarca l’esponente del Carroccio- è contraria al buon senso, al clima organizzativo e certamente non migliora la gestione né l’efficienza del servizio di trasporto pubblico nei diversi bacini”.

Per questo il consigliere leghista interroga la giunta per sapere “a chi si debba ascrivere la responsabilità di questa decisione, se saranno mantenuti operativi i presidi territoriali e quali saranno i costi della nuova sede”. Chiede, inoltre, perché questa sia stata reperita sul libero mercato, “in un edificio evidentemente inadatto e sovradimensionato, con costi proibitivi e sinceramente imbarazzanti a fronte dell’aumento delle tariffe consortili da parte di AMR a carico dei piccoli comuni di montagna e all’aumento degli abbonamenti per studenti”. Pompignoli, infine, all’esecutivo regionale quale giudizio esprima su questa operazione, “che certamente non ha razionalizzato i costi, né punta a migliorare i servizi”, sulla composizione della pianta organica e sulle dichiarazioni del sindaco di Cesena, che parlava di razionalizzazione dei costi e miglioramento dei servizi “quando, al contrario, si smantellano i presidi territoriali e si creano difficoltà organizzative non indifferenti”.

(Giulia Paltrinieri)

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