Convocare a un tavolo di monitoraggio con Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Emilia-Romagna i rappresentanti regionali e nazionali di Poste italiane per una riorganizzazione dei servizi postali. Lo chiede Giulia Gibertoni (Movimento 5 stelle) in un’interrogazione alla giunta in cui sottolinea i forti ritardi del servizio di consegna di corrispondenza e pacchi nei comuni di Nonantola, Mirandola, Massa Finalese, Concordia, Bomporto, Medolla e Modena.
“Desta molta preoccupazione per i cittadini anziani, l’arrivo delle bollette già scadute che porterebbero a rischio morosità e il ritardo di alcune comunicazioni importanti come quella dell’avviso del medico che sta per andare in pensione,” spiega Gibertoni, che aggiunge: “molte persone si trovano costrette a ricorrere all’accredito bancario o postale delle utenze accollandosi i relativi costi”. Poste italiane, che per il servizio incasserebbe dallo Stato circa 350 milioni di euro all’anno, scaricherebbe la responsabilità sull’azienda appaltante, ma, sottolinea la consigliera, “il servizio postale dovrebbe essere un bene comune da garantire a tutti i cittadini come previsto anche dalle direttive europee”. Visto che già esiste un tavolo regionale per monitorare l’andamento della riorganizzazione dei servizi, la consigliera chiede di chiarire la situazione “per evitare che diventi persistente”.
Gibertoni, inoltre, suggerisce, su modello del Corecom, “di attivare in Regione o nei suoi uffici decentrati sul territorio, una procedura riservata, semplice e informale con un conciliatore per gestire le controversie tra utenti e Poste Italiane per tardiva o mancata consegna, riconoscendo un indennizzo fisso e un risarcimento commisurato all’entità del ritardo”.
(Francesca Mezzadri)