COMUNICATO
Ambiente e territorio

Modena. Pulitanò (FdI): “Fare chiarezza sull’utilizzo del sito ‘modenapuntoeu'”

Un’interrogazione chiede alla giunta di prendere posizione

Fare chiarezza sull’utilizza del sito (del Comune e della provincia di Modena) “modenapuntoeu”.

A chiederlo, in un’interrogazione, è Fernando Pulitanò (FdI) che ricorda come “recentemente la rete ‘modenapuntoeu’ ha invitato tutti gli amministratori e funzionari della provincia di Moden, dal 20 al 22 maggio, a Bruxelles per una missione durante la quale si svolgeranno incontri presso la delegazione della Regione Emilia-Romagna e le istituzioni europee, nonché con alcuni degli eletti al Parlamento Europeo. Dalla lettura del form presente all’interno del sito di Modena.eu, il viaggio sarebbe sponsorizzato dall’Eurodeputato Stefano Bonaccini, eletto nel 2024 con il Partito Democratico nella circoscrizione Nord-Est. Nello stesso form si prevede che l’On. Bonaccini offrirà al gruppo di funzionari e amministratori modenesi le sue quote – il che si quantificherebbe in un rimborso di 300 euro a testa – messe a disposizione dal Parlamento Europeo per invitare visitatori con lo scopo di pubblicizzare l’attività del Parlamento fra i cittadini europei. Tale episodio, seppur pienamente legittimo in base alle regole del Parlamento europeo, solleva senz’altro questioni di opportunità politica da parte della rete ‘modenapuntoeu’ e dell’On. Bonaccini”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere “per quale motivo su un sito istituzionale venga pubblicizzato il nome di un unico eletto al Parlamento Europeo della Circoscrizione Nord-Est e se la giunta regionale non ritenga questa fattispecie irregolare da un punto di vista amministrativo ed erariale”. Fdi vuole inoltre sapere se la Regione “non ritenga inopportuno che un ufficio pubblico utilizzi quote di un rappresentante di partito per finanziare il viaggio di alcuni dipendenti comunali e amministratori presso il Parlamento Europeo”.

(Luca Molinari)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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