La Giunta “integri l’attuale bando e quelli futuri” indetti per il riconoscimento delle imprese virtuose nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa con il premio speciale di cui all’art. 30 della legge regionale n. 6/2014, che prevede l’istituzione di un riconoscimento annuale con l’assegnazione dell’etichetta Ged (Gender Equality and Diversity Label- Etichetta di diversità e parità di genere) “alla migliore buona pratica delle realtà che si siano distinte per l’impegno a promuovere all’interno della propria struttura e organizzazione azioni positive per le pari opportunità”. E’ quanto sollecita una risoluzione presentata da Roberta Mori (Pd) che invita “l’Assemblea legislativa a collaborare all’istituzione del premio” coinvolgendo, “nella predisposizione dei criteri di selezione e nella successiva valutazione dei progetti, la Commissione assembleare per la parità e i diritti delle persone”.
Mori ricorda che “le donne continuano ad essere le principali caregivers dei bambini e dei familiari a carico con un numero sproporzionato di donne che lavora a tempo parziale rispetto agli uomini, con rilevanti ripercussioni negative in termini economici e finanziari, compresi salari e pensioni”. Il contratto part-time “è uno strumento largamente utilizzato in Europa, soprattutto nei Paesi del Nord, ma non può diventare una scelta obbligata auto segregante”.
(Marco Sacchetti)