COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Parità. Mori (Pd): “Intervenire sugli squilibri di genere nei notiziari sulle tv locali”

Presentata un’interrogazione per evidenziare la bassa rappresentatività femminile durante le campagne elettorali

Intervenire sugli squilibri di genere evidenziati dal Corecom nei notiziari e spazi elettorali sulle emittenti locali. Lo chiede con un’interrogazione Roberta Mori (Partito democratico) invitando ad applicare sia i principi e gli impegni presi con il protocollo di intesa “No women no panel – Senza donne non se ne parla” sottoscritto con la Rai, sia utilizzando il sostegno all’editoria locale per riequilibrare le presenze televisive femminili. Ad esempio, ha precisato la consigliera, “inserendo premialità e incentivi a performance paritarie nei bandi di attuazione della legge regionale sul sostegno all’editoria, sia segnalando ad Agcom e a tutte le Autorità di garanzia preposte questa inaccettabile discriminazione delle donne nella comunicazione pubblica”.

“Il Corecom dell’Emilia-Romagna -ha ricordato Mori- vigila sul rispetto del pluralismo sociale e politico e della parità di accesso anche di genere nei mezzi di informazione durante le campagne elettorali. La relazione 2022, per quanto riguarda il monitoraggio svolto sulle emittenti locali (compresa la Rai Emilia-Romagna) durante le campagne elettorali, ha evidenziato una presenza di donne ospitate nelle trasmissioni particolarmente bassa”.

“In particolare -ha aggiunto la consigliera- nel periodo dal 26 agosto 2022 al 23 settembre 2022, riferito alla campagna elettorale per le elezioni politiche, sui 348 notiziari visionati hanno preso la parola zero donne delle istituzioni nazionali o europee all’interno del Tgr e appena il 2% nei notiziari delle altre dieci emittenti locali private. Nello stesso periodo il tempo di parola lasciato alle amministratrici locali o regionali, rispetto ai colleghi uomini, è stato del 24% all’interno della Tgr e del 20% nelle altre emittenti, mentre per quanto riguarda il personale politico candidato in parlamento, il tempo di parola alle donne candidate si è attestato al 16% nei Tg Rai e al 26% negli altri notiziari locali”.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere di intervenire sugli squilibri rilevati.

(Lucia Paci)

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