“Rafforzate le misure contro il bracconaggio; divieto di pesca notturna e inasprite le sanzioni pecuniarie, che arriveranno fino a 12.000 euro, oltre a sequestro e confisca delle attrezzature e dei mezzi di trasporto impiegati. Semplificazione amministrativa e valorizzazione dell’associazionismo”. Sono le finalità della proposta di legge di tutela della fauna ittica, che modifica la l.r. 11/2012, approvata dall’Assemblea legislativa. A favore hanno votato Pd, Si, Lega nord, Fi e Fdi-An. In 26 articoli il testo proposto dalla Giunta e modificato, in parte, da 23 emendamenti approvati presentati da Pd, Lega nord e Fdi-An, “armonizza” le disposizioni vigenti a quanto previsto dalla “Riforma del sistema di governo regionale e locale” (L.r. 13/2015) che ha assegnato alla Regione le funzioni di programmazione e pianificazione del settore e anche quelle amministrative. Accanto al rafforzamento dell’apparato sanzionatorio la nuova legge intende valorizzare il ruolo dell’associazionismo fra pescatori. In arrivo anche un significativo taglio degli adempimenti burocratici. Entro due mesi dall’entrate in vigore della legge la Giunta regionale varerà un’apposito regolamento di attuazione che definirà nei dettagli i periodi di cattura delle diverse specie ittiche e i criteri e le modalità di svolgimento della pesca, con particolare riferimento a quella professionale. Approvati due ordini del giorno. Il primo, presentato da Fdi-An, Pd, Sel e Lega nord, chiede interventi di allontanamento degli uccelli ittiofagi dalle zone di allevamento e la possibilità di estendere dette misure anche a laghetti e specchi d’acqua, appositamente delimitati, situati all’interno delle proprietà private, autorizzati dalla Regione quali impianti destinati all’esercizio della pesca a pagamento. Il secondo ordine del Giorno, a firma dei gruppi Pd, Sel, Lega nord e Fdi-An chiede, in particolare, di salvaguardare nei regolamenti il sistema di gestione basato e incentrato sulle associazioni di volontariato e a trovare le soluzioni che consentano l’omogeneizzazione del sistema degli incubatoi. Approvate anche due risoluzioni. La prima, a firma Lega nord e Pd, e la seconda, a firma Fdi-An e Pd, chiedono alla Giunta di “intervenire sulla gestione degli incubatoi di valle e sul ripopolamento di trota fario nei corsi d’acqua”. I due atti d’indirizzo chiedono anche di elevare il numero di avanotti immessi nei fiumi e torrenti della provincia di Piacenza. Nei documenti si chiede anche di assumere ogni utile iniziativa volta a salvaguardare l’ecosistema fluviale dei corsi d’acqua devastati dall’alluvione del 2015.
Nel dibattito sono intervenuti il relatore di maggioranza Giorgio Pruccoli (Pd), il relatore di minoranza Marco Pettazoni (Ln), i consiglieri Tommaso Foti (Fdi-An), Alan Fabbri (Ln), Paolo Calvano (Pd) e l’assessore Simona Caselli. In tutti gli interventi è stato sottolineato “il buon lavoro svolto e lo spirito di collaborazione per arrivare ad una proposta condivisa”.
(Cesare Cicognani)