Per trovare la quadra sul progetto di legge presentato dalla Ln, che propone modifiche alla legge regionale sulla tutela della fauna ittica e dell’ecosistema acquatico, sarà necessario convocare nuovamente l’intergruppo assembleare (composto da tutte le forze politiche del parlamento regionale, dai tecnici dell’assessorato e dalle associazioni del territorio) formatosi alla fine dello scorso anno. La novità, rispetto a qualche mese fa, sono le tappe del progetto di legge: un cronoprogramma per arrivare alla sua approvazione. “Il 2 maggio ci sarà l’udienza conoscitiva- ha spiegato il presidente della commissione Cultura– il 9 la votazione in commissione mentre il 14 maggio toccherà all’Aula votare”.
Il pdl del Carroccio propone di introdurre la possibilità di affidare aree di pesca regolamentate a enti, associazioni, società di pescatori e al Coni. Questo al fine di portare a maggiore controllo, migliore manutenzione e più libertà dei cittadini di vivere il fiume. Prevede una durata delle concessioni, fissata da un disciplinare, e che i tratti di fiume siano individuabili per zone omogenee attraverso l’utilizzo della Carta ittica regionale. La proposta, inoltre, prevede l’obbligo, da parte del concessionario, di garantire la vigilanza ittica sui tratti di sua competenza.
“Ricominciamo da zero anche se gli incontri con le associazioni sono stati molto utili. Da parte nostra c’è ampia disponibilità a trovare un punto di incontro sul progetto di legge”, ha spiegato il relatore della proposta legge. “Non siamo ancora nelle condizioni di poter arrivare a un voto finale, ma propongo di convocare nuovamente l’intergruppo assembleare per arrivare a condividere le proposte”, ha replicato un esponente del Pd.
Si ha sottolineato l’importanza di aver definito tempi certi: “il pdl pone una questione importante, che non è solo il bracconaggio ma è anche la tutela del fiume e il riconoscimento delle associazioni attive nel settore”.
(Andrea Perini)