Programmare i lavori per salvaguardare l’area della Sacca di Goro, nel ferrarese, consentendo così la ripresa delle attività, e velocizzare la burocrazia “per gli interventi di ripristino dell’area, a seguito di eventi naturali, che non consentono le normali attività di allevamento e raccolta dei molluschi”.
A chiedere la sistemazione della zona tra le più importanti per la coltivazione di molluschi (46 imprese ittiche di acquacoltura e 1.600 soci) è un’interrogazione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Marco Lisei.
L’ecosistema è danneggiato, scrive Lisei, dalle temperature elevate e dalla siccità del Po, ormai ai minimi storici, che risente anche del cuneo salino risalito per oltre 15 chilometri: fattori che compromettono la raccolta dei molluschi. La situazione è di emergenza, afferma il consigliere Fdi, e “i pescatori rimuovono quotidianamente grandi quantità di alghe”. La Regione ha previsto la Via (Valutazione di impatto ambientale) prima di avviare i lavori per ripristinare la normale idrodinamicità, ma “la richiesta di tale valutazione comporta un allungamento dei tempi che impediscono di svolgere celermente i lavori necessari, paralizzando di fatto le imprese ittiche”. Inoltre, “la giunta comunale di Goro intende predisporre la dichiarazione dello stato d’emergenza della Sacca”.
L’impatto economico e sociale dell’emergenza, conclude Lisei, è importante perché “l’allevamento di molluschi rappresenta un volano per l’economia locale, un’area dove la venericoltura dà lavoro all’80% delle famiglie e Goro è la prima realtà produttiva di vongole in Italia e in Europa, la seconda nel mondo”.
(Gianfranco Salvatori)