COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Pesca. Pd: stop alla riduzione delle giornate di pesca

“Le imprese attive nel Mare Adriatico segnalano negli ultimi tempi, complice anche la pandemia, una flessione del 20% del fatturato a causa delle minori giornate di lavoro definite dalla normativa europea e nazionale: c’è il rischio di chiusura di otto aziende su dieci”

Impedire la riduzione delle giornate di pesca.

A chiederlo è il Partito Democratico con una risoluzione a prima firma della consigliera Nadia Rossi, che ricorda come “nel corso del 2020 la riduzione delle giornate di pesca è stata fissata dall’Unione europea al 10%, mentre per il 2021, a seguito di opposizione dei Ministri di Italia, Spagna e Francia nel corso del Consiglio dei ministri Ue dell’Agricoltura a un’ulteriore riduzione del 15%, la riduzione prevista è stata determinata al 7,5%: questa riduzione è tuttavia destinata a crescere, poiché la Commissione europea, attraverso il Commissario per la pesca e gli affari marittimi, ha posto come obiettivo nel quinquennio il raggiungimento del 40% in meno delle giornate di pesca nel Mediterraneo occidentale”.

Da qui la risoluzione per impegnare la Giunta “a sollecitare le istituzioni europee e il governo italiano a non procedere a un’ulteriore riduzione delle giornate di pesca, collaborando attivamente al fine di trovare una soluzione condivisa per la sostenibilità delle risorse ittiche dei nostri mari e, al contempo, tutelare il comparto della pesca attivo nel Mare Mediterraneo occidentale, salvaguardando la tenuta economica delle filiere a esso collegate e la conseguente difesa di posti di lavoro”.

La risoluzione è sottoscritta anche da Marcella Zappaterra, Manuela Rontini, Matteo Daffadà, Andrea Costa, Palma Costi Marco Fabbri

(Luca Molinari)

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