“A quanto ammonta la stima dei danni al patrimonio culturale regionale causati dagli eventi alluvionali del maggio scorso e in che modo la Regione intende coordinare i fondi pubblici e le donazioni private per tutelare e ricostruire tale patrimonio?”.
A porre il quesito è Federico Amico (ER Coraggiosa) il quale, nel ricordare gli eventi estremi che hanno colpito la nostra regione nello scorso mese di maggio, formula anche un primo elenco di istituzioni culturali (prevalentemente ubicate in Romagna) particolarmente danneggiate dall’alluvione.
Sottolineando come la regione sia tutt’ora al lavoro per “effettuare una ricognizione e una valutazione complessiva su istituzioni culturali e i numerosi e diffusi contesti che destano preoccupazione per la loro conservazione e su cui sarà necessario intervenire per il loro restauro”, mentre con il Decreto-Legge dello scorso 1 giugno il governo ha istituito un fondo dedicato agli interventi di tutela e di ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato dalle alluvioni attraverso un sovrapprezzo di un euro per l’accesso
ai musei statali nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 15 settembre 2023, l’esponente di Emilia-Romagna Coraggiosa sollecita una prima quantificazione puntuale dei danni registrati.
In fase di risposta, l’assessore alla Cultura e Paesaggio Mauro Felicori ha chiarito che “è in corso di svolgimento una ricognizione puntuale di tutto il patrimonio culturale danneggiato, ricomprendendo non solo le strutture punbbliche ma anche gli edifici di culto, i parchi, le botteghe artistiche e le case storiche private. Le strutture dell’assessorato si stanno coordinandocon il Segretariato regionale incaricato dal Ministro Sangiuliano di fare da coordinamento in materia. Oltre a ciò abbiamo svolto azioni di consulenza nei primi interventi di recupero durante la fase acuta dell’emergenza a cui si è aggiunta anche un’azione di coordinamento per le strutture regionali che possono fornire servizi di recupero del patrimonio danneggiato”. Nel fornire l’elenco delle azioni che si stanno compiendo, il titolare regionale della Cultura ha poi lanciato l’idea di estendere per i prossimi due anni, relativamente alle zone alluvionate, le deduzioni fiscali relative all’art bonus anche per donazioni sul patrimonio religioso e sui beni privati.
Amico si è detto soddisfatto delle risposte ottenute e sulla proposta lanciata dall’assessore Felicori si è detto pronto “a tradurre questa idea in una adeguata proposta legislativa”.
(Luca Boccaletti)