“Chiarire l’insieme delle azioni che possono essere messe in atto al fine di contrastare l’increscioso fenomeno delle aggressioni al personale sanitario”.
Così la capogruppo della Lista Bonaccini Stefania Bondavalli, la quale chiede anche una precisazione: “Se sia in corso un’interlocuzione con il governo per l’adozione, da parte propria, delle necessarie misure, anche sul piano finanziario, e se, anche a seguito del confronto con le organizzazioni sindacali, siano previste forme di supporto organizzativo, psicologico e legale nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del settore sanitario vittime di episodi di minaccia o violenza nelle strutture del Sistema sanitario regionale”.
Rifacendosi alle ultime notizie di aggressioni a danno degli operatori del servizio psichiatrico e cura di Correggio (Reggio Emilia), Bondavalli rimarca come questi fenomeni non sono purtroppo isolati “ma si inseriscono in una sequela di minacce e aggressioni nei confronti del personale sanitario all’interno delle strutture o nelle loro adiacenze; un fenomeno che ha assunto nel tempo progressiva consistenza e che si presenta con caratteristiche ed epiloghi analoghi o anche più gravi in tutto il paese”.
Auspicando l’intensificazione degli interventi “per adeguate misure di prevenzione, protezione e tutela nei confronti degli operatori sanitari, nonché di accompagnamento e sostegno in relazione alle vittime, anche dal punto di vista psicologico”, Stefania Bondavalli sottolinea anche “l’inadeguatezza dei trasferimenti di risorse statali al servizio sanitario nazionale che palesano i propri effetti anche rispetto alle problematiche indicate, contribuendo a determinare condizioni di ulteriore disagio e pericolosità nell’ambito del lavoro degli operatori sanitari”.
Rispondendo ai quesiti posti, l’assessore alle politiche per la salute Raffaele Donini ha chiarito che “il tema è oltremodo importante e monitorato da tempo. Oltre ai canali di segnalazione tradizionali è in via di adozione un sistema di segnalazione informatizzato per rendere sempre più immediate le segnalazioni di aggressioni verbali o fisiche”. In generale sono stabili i dati riferiti ad aggressioni fisiche mentre sono in preoccupante aumento le aggressioni verbali. “Gli infortuni registrati derivanti aggressioni fisiche -ha concluso Donini- rappresentano l’1,8% di quelli totali registrati, mentre sono in aumento le aggressioni verbali, soprattutto per gli operatori delle strutture di emergenza-urgenza. Sono in corso di svolgimento i contatti con le singole prefetture per la redazione di protocolli d’intervento e sorveglianza con le forze dell’ordine, mentre sono stati già posti in essere sistemi di videosorveglianza e metodiche operative per evitare di far operare in solitudine gli operatori sanitari”
Stefania Bondavalli si è quindi detta soddisfatta delle informazioni apprese “soprattutto per il livello di presa in carico del problema. Il sistema informatizzato costituirà un indubbio passo avanti nel monitoraggio della situazione ma sollecito lo stanziamento dei fondi necessari da parte del governo per mettere in atto tutte le azioni necessarie a tutelare la sicurezza e il lavoro del personale sanitario”.
(Luca Boccaletti)