La giunta dica “se intende riproporre, insieme a Sport e Salute e in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, nell’ottica dell’autonomia scolastica, il Progetto scuola attiva Kids per l’Emilia-Romagna inclusiva anche per l’anno scolastico 2023/24, relativamente alle classi dalla prima alla terza della Scuola primaria, dato che la quarta classe potrà avvalersi di docenti specialisti provvisti di idoneo titolo di studio”.
Al Question time, la consigliera Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha posto il questo alla Regione. Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza della giunta, ha risposto che “il coinvolgimento è stato ampio in questo primo anno di sperimentazione, con la partecipazione di 2.455 classi, 1.140 fra prime e seconde, 1.315 fra terze e quarte, suddivise su 370 plessi di tutta la regione. Il giudizio è stato positivo. Il progetto si conclude con una festa a Bologna il 5 maggio, con classi provenienti da tutto il territorio. Per la giunta, ci sono tutte condizioni per dare continuità al progetto il prossimo anno. La direzione è quella giusta”.
Bondavalli si è detta “soddisfatta, anche per il lavoro svolto. L’Emilia-Romagna si è fatta capofila e apre all’iniziativa anche il prossimo anno. L’augurio è che la proposta venga accolta da altri istituti, che devono però essere messi a conoscenza di questo progetto”.
L’iniziativa – ricorda Bondavalli – è rivolta “agli alunni dalla prima alla quarta classe di Scuola Primaria, Statale e Paritaria, della nostra Regione, si propone l’obiettivo di valorizzare l’educazione motoria con un’attenzione particolare all’acquisizione degli schemi motori di base e un primo orientamento allo sport nonché di contribuire alla diffusione e al potenziamento dell’attività motoria e sportiva, di promuovere corretti stili di vita e di favorire l’inclusione sociale”. Alle quinte, sono assegnati insegnanti sprovvisti di idoneo titolo di studio.
Nel 2022, la Regione ha concorso al progetto con 1,3 milioni di euro grazie a risorse provenienti dal Fondo sociale europeo Plus. Visto il grande successo, molte scuole hanno già chiesto informazioni, continua Bondavalli, che conclude sostenendo come la “proposta educativa contribuisce alla diffusione e al potenziamento dell’attività motoria e sportiva quale componente essenziale dei percorsi educativi e formativi e un’occasione importante per tutti di adottare, sin dall’istruzione primaria, corretti stili di vita, favorendo inoltre il superamento delle diseguaglianze e l’integrazione sociale”.
(Gianfranco Salvatori)
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