COMUNICATO
Ambiente e territorio

Question time Bulbi (Pd). “Intervenire a sostegno dei 7 comuni del forlivese-cesenate esclusi dalla Snai”

La risposta arriva dall’assessore regionale Igor Taruffi, che rileva come “la scelta imposta dal governo nazionale difficilmente sarà revisionabile” e riferisce che “a questi 7 comuni cercheremo di dare il sostegno che meritano”

La Regione Emilia-Romagna nel febbraio 2022 aveva trasmesso al Dipartimento per le politiche di coesione della presidenza del Consiglio dei ministri una proposta di perimetrazione della nuova Area interna Appennino forlivese-cesenate, con 18 comuni delle aree montane, ma risulta respinta, in particolare, l’ammissibilità di 7 comuni classificati come cintura (Mercato Saraceno, Roncofreddo, Sarsina, Dovadola, Modigliana, Meldola e Predappio). L’esclusione dalla strategia nazionale per le aree interne (Snai) farà perdere risorse finanziarie a questi 7 comuni, con il rischio per il cittadino di avere meno servizi”.

La denuncia arriva da Massimo Bulbi (Partito democratico), che parla, rispetto a questi 7 comuni, di “realtà territoriali del tutto paragonabili a quelle incluse nel programma (a partire dalla questione spopolamento)”.

Per questa esclusione il consigliere chiede quindi di “risollecitare il governo nazionale per una revisione dei criteri sulla perimetrazione della Snai”. Richiede, poi, alternativamente, che sia la Regione Emilia-Romagna “a prevedere interventi di compensazione per questi territori”.

La risposta arriva dall’assessore regionale Igor Taruffi, che rileva come “la scelta imposta dal governo nazionale difficilmente sarà revisionabile” e riferisce che “a questi 7 comuni cercheremo di dare il sostegno che meritano”. Ripete, infine, come la Regione Emilia-Romagna continuerà ad aiutare i territori montani anche con risorse dedicate.

La replica di Bulbi: “Fondamentale rispettare quanto detto ai sindaci”.

(Cristian Casali)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 30 marzo 2023 è soggetta alle disposizioni in materia di par condicio.

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