COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Question time Castaldini (FI): “Dettagliare il recepimento della recente normativa nazionale su detenuti privi di domicilio”

La consigliera fa riferimento al decreto ministeriale che istituisce un elenco nazionale delle strutture residenziali disponibili ad accogliere detenuti privi di domicilio per avere accesso alle misure penali di comunità

“Dettagliare se e come la Regione intenda dare seguito al decreto ministeriale 128/2025 dello scorso luglio, favorendo l’inserimento delle realtà del territorio nell’elenco nazionale delle strutture accreditate”.

Valentina Castaldini (Forza Italia) interroga l’esecutivo regionale sull’elenco nazionale delle strutture residenziali disponibili ad accogliere detenuti privi di domicilio ai fini dell’accesso a misure penali di comunità istituito nello scorso luglio da un apposito decreto ministeriale ma si rallegra innanzitutto del fatto che “da oggi chiude la sezione ‘giovani detenuti’ nel carcere della Dozza”.

“Per la prima volta -sottolinea la consigliera forzista- si ha una cornice normativa per le case di accoglienza che stabilisce criteri per l’iscrizione, la vigilanza, l’accesso e la sostenibilità economica, prevedendo inoltre uno stanziamento finanziario di 7 milioni di euro per il 2024 e altrettanti per il 2025, una una svolta nell’approccio al tema penitenziario, che pone attenzione alla funzione rieducativa e di reinserimento sociale, in linea con l’articolo 27 della Costituzione”.

Ricordando come in Emilia-Romagna i percorsi alternativi al carcere “hanno mostrato risultati significativamente migliori rispetto alla detenzione tradizionale con un tasso di recidiva significativamente più basso rispetto al dato nazionale” e rifacendosi ad uno specifico ordine del giorno approvato collateralmente alla discussione su documento di economia e finanza (Defr 2025-2027) Valentina Castaldini auspica anche che tale strumento diventi “parte integrante delle politiche regionali di contrasto al sovraffollamento carcerario e di reinserimento sociale dei detenuti”.

Dando risposta ai quesiti posti, l’Assessora a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola Isabella Conti ha auspicato “che la sezione ‘giovani detenuti’ non venga riempito con soggetti a media sicurezza per 70/90 unità perchè già oggi il carcere della Dozza ha 870 detenuti sui 550 nominalmente consentiti e tali spazi credo possano essere usati per decomprimere una situazione già molto delicata”.

Dando compiutamente risposte al question time posto, L’Assessora Conti ha ricordato l’impegno che da anni l’Emilia-Romagna profonde sul mondo del carcere. “Molto si è lavorato -ha concluso la titolare regionale del welfare- con il progetto ‘Territorio per reinserimento’ che scadrà alla fine del 2026 e che ha goduto di uno stanziamento di oltre 6 milioni di euro. Grazie ai nuovi bandi del governo, siamo riusciti ad avviare due ulteriori  progetti per un totale di oltre 4 milioni di euro di dotazione. Il primo, denominato ‘AMA DE’ verte sulla definizione di percorsi formativi dei detenuti ed è di competenza dell’Assessorato alla formazione professionale Vincenzo Colla, mentre con il progetto ‘AMA ES’ di competenza del mio assessorato, ci si concentra sullo sviluppo di risposte territoriali anche di tipo abitativo, quindi in pieno recepimento anche del decreto ministeriale dello scorso luglio e testimonia dell’impegno della giunta sul tema come testimoniato dagli impegni presi nella discussione dell’ultimo documento di economia e finanza regionale”.

Valentina Castaldini si è quindi dichiarata soddisfatta delle risposte ottenute ed ha auspicato come “con i trasferimenti fuori regione in atto, si possano liberare spazi che possono portare a progetti innovativi per migliorare la vita dei detenuti e reinserirli compiutamente nella società”.

(Luca Boccaletti)

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