COMUNICATO
Infrastrutture e trasporti

Question time Castaldini (Fi). “Quantificare il calo di investimenti in seguito ai provvedimenti sulla mobilità del Comune di Bologna

La capogruppo paventa ricadute economiche negative e rischio di desertificazione dell’area urbana alla luce dei recenti provvedimenti ‘Bologna città 30’ e della nuova zona a traffico limitato ambientale assunti dal comune di Bologna in tema di mobilità

“Quali possono essere le ricadute industriali e commerciali sul territorio a seguito dei recenti provvedimenti presi dal comune di Bologna tra cui ‘Bologna città 30 Km’ e la nuova ZTL ambientale?”.

A porre il quesito basandosi sulla legge regionale del 2017 sulla tutela e uso del territorio è Valentina Castaldini (Forza Italia) la quale sollecita una valutazione su tale pianificazione anche in relazione “alla ricaduta economica e agli eventuali rischi di desertificazione dell’area urbana bolognese”.

Ricordando del ricorso pendente presso il Presidente della Repubblica contro la delibera comunale che istituisce ‘Bologna città 30’, Castaldini sottolinea come le scelte compiute dall’amministrazione bolognese “avranno ripercussioni ancora in fase di valutazione sul trasporto pubblico locale, sulla viabilità cittadina, sulla sostenibilità degli esercizi commerciali e sull’abbandono di residenti delle zone nelle quali la vivibilità sarà resa più complicata, rischiando una vera e propria desertificazione di aree urbane”. Per la forzista “le azioni per tram, passante di mezzo, ciclabili (con relativo restringimento delle carreggiate) e l’installazione delle telecamere antismog ci portano a credere che il sindaco Lepore stia immaginando una città solo per qualcuno e non per tutti, rifacendosi quindi a modelli lontani dalla conformazione di Bologna”.

Rispondendo alle sollecitazioni poste, il sottosegretario alla presidenza della giunta Davide Baruffi ha chiarito che “il piano particolareggiato del traffico urbano è stretta competenza dell’amministrazione comunale di Bologna e il richiamo alla legge regionale sull’uso del territorio è improprio”. Il sottosegretario, comunque sottolinea come il progetto ‘Bologna città 30’ si basa su valutazioni di sostenibilità ambientale e sociale del tutto coerenti con gli obiettivi regionali. “Il processo di valutazione sull’impatto che potrà avere questo progetto -conclude Baruffi- è in capo all’amministrazione comunale, noi possiamo occuparci di passante di mezzo o di altri strumenti pianificatori strategici, ma non del progetto bolognese. Dalle informazioni in nostro possesso, comunque, non ravvisiamo alcun processo di ricaduta economica negativa e neppure di desertificazione urbana”.

Netta la replica di Catsaldini, secondo la quale “chi ha confezionato questa risposta non conosce la pianificazione di una Regione come la nostra, perchè le politiche adottate dal capoluogo hanno grande influenza per tutto il territorio”. Per la capogruppo forzista “questa risposta è in netta controtendenza con quanto sta dichiarando il Presidente Bonaccini, il quale, da tempo, si sta spendendo per politiche di accoglienza e attrattività mentre chi arriva si trova come primo biglietto da visita una politica di invivibilità come quella portata avanti dal Comune di Bologna. Prendiamo quindi atto che oggi la Regione decide di non occuparsi del tema”.

(Luca Boccaletti)

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