Sospendere “l’addizionale regionale all’accisa sul gas naturale per sostenere, nello straordinario picco di costo di materie prime, specialmente energetiche, famiglie, imprese e cittadini”. Un tema che si lega alla pandemia e alla carenza di materie prime.
A chiederlo, in un question time, è Valentina Castaldini (Forza Italia), che ha evidenziato l’importanza dell’uso del gas naturale in ogni ambito produttivo e civile, rimarcando come l’aumento del prezzo sul mercato “abbia fatto crescere il costo delle bollette per le famiglie (si stimano ulteriori 1.500euro l’anno)”. Al question time ha risposto l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, che ha spiegato: “L’addizionale non sarà sospesa”.
La consigliera aveva ricordato che un decreto del 1990 concedeva la possibilità alle Regioni di riscuotere un’accisa sull’utilizzo di gas naturale usato come combustibile. L’accisa dell’Emilia-Romagna (genera circa 85 milioni l’anno) è fra quelle più alte in Italia, mentre il 30% delle Regioni l’ha già eliminata. Secondo la capogruppo, “la sospensione dell’addizionale regionale all’accisa sul gas naturale avrebbe un effetto pressoché immediato sull’economia delle famiglie e delle imprese emiliano-romagnole, poiché premetterebbe, nel giro di un mese di aiutare nel concreto gli utilizzatori, con un effetto benefico, a cascata, su tutti i cittadini”.
L’assessore Calvano ha risposto che l’Emilia-Romagna la applica da 1998 e “le entrate sono un contributo al finanziamento delle politiche regionali (welfare, sostegno imprese, trasporti, etc). Il gettito, nel quadriennio, è stato di circa 80 milioni l’anno. Dopo il Decreto rilancio, ha spiegato l’assessore, “solo l’intervento di una norma statale può far sospendere l’accisa”. A livello regionale, ha continuato, l’addizionale “incide sul bilancio e se venisse meno ci sarebbero tagli a cittadini, servizi e imprese. Non si prevede la sospensione, ma la Regione conferma l’impegno per rafforzare la previsione di risorse per calmierare i costi energetici, consapevoli di quanto pesi l’energia su famiglie e imprese”.
Valentina Castaldini si è dichiarata insoddisfatta della risposta, ricordando come l’addizionale regionale non si applica nelle Regioni a statuto a speciale, “ma la Lombardia l’ha già disapplicata. E’ una tassa che rende faticosa la vita. C’è poi un altro mistero: quando si discute di bilancio, se ci sono i soldi per far crescere l’Emilia-Romagna allora si deve anche prestare attenzione a chi vive in questa regione abbassando le tasse”.
(Gianfranco Salvatori)