COMUNICATO
Ambiente e territorio

Question time ER Coraggiosa. “Energia, coinvolgere le multiutility per abbassare i costi a famiglie a basso reddito”

“La multiservizi Iren, nel 2023, ha aumentato i ricavi e distribuirà un dividendo più alto dell’8% rispetto al 2022. Ma è cresciuto anche l’indebitamento che viene fatto sostenere a imprese e cittadini”. La giunta: “Attiveremo i protocolli di welfare previsti dal Patto per il lavoro e il clima”

“Coinvolgere le multiutility che operano sul territorio emiliano-romagnolo nei settori dell’energia e del gas in un’iniziativa che, con il coinvolgimento delle parti sociali e delle associazioni dei consumatori, abbia lo scopo di ridurre i costi dell’energia per le famiglie a basso reddito”.

Lo ha chiesto Emilia-Romagna Coraggiosa al question time ricordando che “già nei mesi passati era stata auspicata l’apertura di un confronto fra le multiutility, le associazioni dei consumatori e ANCI per identificare misure di contenimento delle tariffe, in particolare per le famiglie a basso reddito”.

ER Coraggiosa ricorda che, come rilevato dalla Cgil, “proprio in questi giorni la società multiservizi starebbe inviando una nuova ondata di bollette record, facendo così gravare sugli utenti, in particolare su quelli a basso reddito, il risultato aziendale positivo e scaricando su di essi anche il maggiore indebitamento”. Nell’interrogazione si riporta un sunto dei dati: in dettaglio, alla fine dello scorso anno il margine operativo lordo (Ebitda) è risultato in crescita del 13,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’utile netto del gruppo è di 255 milioni, in aumento del 12,8% rispetto a 226 milioni di due anni fa. “I dividendi, che saranno erogati – si legge nel testo – agli azionisti dal gruppo Iren il prossimo 24 luglio, saranno più alti dell’8% rispetto a quelli del 2023, a loro volta aumentati della stessa percentuale sull’anno precedente”.

A fronte della crescita, è salito del 18% anche l’indebitamento netto, che a fine 2023 ammontava a 3,93 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 3,35 miliardi di inizio anno, e calano del 22,7% gli investimenti lordi, che sono stati pari a 933,5 milioni di euro, di cui 867 milioni di euro di investimenti tecnici.

Inoltre, ER Coraggiosa sottolinea come “sui rincari delle bollette pagate dagli utenti, che sono spesso stati motivati da un incremento del costo della materia prima, l’azienda ha accresciuto i margini e ha incassato profitti e anche l’incremento dei debiti contratti dalla società, che l’anno scorso hanno comportato un onere di 105 milioni di interessi passivi destinato ad elevarsi a causa dell’aumento dei tassi di interesse, viene sostenuto dalle spese delle famiglie e dei cittadini”.

L’assessore allo Sviluppo economico ha risposto che “il coinvolgimento di Iren, associazioni e parti sociali per ridurre i costi dell’energia è un tema complesso e difficile da risolvere a livello regionale. Per quanto riguarda l’energia elettrica, per le persone fragili c’è la vendita a tutele graduali in attesa del per passaggio al libero mercato. I concorsi per gli operatori sul mercato si sono chiusi in questo mese. E fino alla fine di marzo 2027, se il cliente non sceglierà sarà rifornito dallo stesso venbitore. Per l’energia termica, c’è il gas metano e il teleriscaldamento dove Iren è protagonista. Il sistema dei costi dell’energia è complesso e non si può regolare dall punto di vista regionale. Le multiutility della regione sono coinvolte nel Patto per il lavoro e il clima. Vanno messe al centro le persone e la comunità. Si può valutare l’intervento o avere un approccio per un focus sul ruolo delle multiutility per le azioni che si possono mettere in campo, fermo restando il ruolo centrale delle norme nazionali. La strada è quella di fare protocolli di welfare, operazioni di sconti, che la Regione vuole attivare”.

ER Coraggiosa ha replicato che “è opportuno avviare i protocolli di welfare. Ma c’è parte per gli investitori privati. Servono interventi mirati, a fronte di forti utili, per le persone fragili”.

(Gianfranco Salvatori)

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