COMUNICATO
Governo locale e legalità

Question time Fiazza (Lega): “Chiarire ragioni per aumento tasse regionali e stop a percorso autonomia differenziata”

Il consigliere critica l’aumento di circa 420 milioni per l’imposizione fiscale “anziché imporre un’accelerazione al percorso di maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna”

“Chiarire le ragioni dell’aumento di 400-420 milioni di euro di imposizione fiscale annua sui cittadini e le imprese emiliano-romagnole anziché imporre un’accelerazione al percorso di maggiore autonomia dell’Emilia-Romagna già intrapreso ai sensi dell’articolo 116, comma 3, della Costituzione, e alle maggiori entrate che ne deriverebbero”.

A sollecitare la giunta in tal senso è Tommaso Fiazza (Lega), il quale ricorda l’annuncio fatto dall’esecutivo regionale pochi giorni fa in occasione della presentazione del bilancio di previsione 2025-2027. “La motivazione per l’aumento di Irpef, Irap, bollo auto e alcuni ticket sanitari -ricorda Fiazza- risiederebbe nella necessità di far fronte al mantenimento degli attuali costi della sanità regionale, costi che hanno continuato a crescere in maniera incontrollata anche nel periodo post pandemia”.

A fronte della situazione descritta, il leghista sottolinea come “l’autonomia differenziata e la conseguente definizione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni) porterebbero ad una profonda trasformazione nel trasferimento di fondi fra lo Stato e le regioni passando dall’attuale metodo legato alla spesa storica a quello dei fabbisogni standard che finalmente riconosce i costi legati alle prestazioni erogate in relazione al numero di abitanti, mentre l’opposizione ideologica del Partito Democratico e dei suoi alleati all’autonomia differenziata sta conducendo il governo della nostra regione a recedere dalla richiesta avanzata nel 2017, non lasciando altra strada, in assenza di una riduzione di spesa, se non l’aumento del carico fiscale in capo ai cittadini”.

In fase di risposta l’Assessore a Programmazione strategica e Bilancio Davide Baruffi, ha chiarito che “mettere in relazione la manovra di bilancio 2025-2027 recentemente presentata con l’intendimento di recedere dal percorso dell’autonomia differenziata è pratica alquanto ardita. In aggiunta a quanto già affermato sulle mutate condizioni economico-sociali su scala globale e internazionale che tante ricadute hanno anche nel nostro Paese, aggiungo anche che la Legge con cui è stata deliberata l’autonomia differenziata prescrive chiaramente come tale percorso non debba e non possa portare aggravi alla finanza pubblica, mentre in realtà questo percorso non fornisce alcuna garanzia in merito. Per quanto riguarda la manovra fiscale, il problema riscontrato dall’Emilia-Romagna è assolutamente generalizzato e ha a che fare con risorse insufficienti per mantenere il livello attuale dei servizi”.

Fiazza si è quindi dichiarato non soddisfatto delle risposte ottenute e ricordando le scontistiche applicate da altre Regioni, soprattutto nell’ambito delle riscossioni dirette nel proprio percorso verso l’autonomia, ribadisce come “il no all’autonomia differenziata da parte della Regione Emilia-Romagna è solo in ossequio ai voleri della segretaria Pd Schlein ed è un atto preconcetto e squisitamente politico”.

(Luca Boccaletti)

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