“Sulla caccia la giunta regionale deve cambiare rotta”: il monito arriva, con un’interrogazione a risposta immediata in aula rivolta alla giunta regionale, da Giulia Gibertoni (Misto).
Nell’atto la consigliera cita la recente sentenza del Tribunale amministrativo per l’Emilia-Romagna (Tar), collegata al ricorso dalla Lega per l’abolizione della caccia (Lac), su alcune specie cacciabili inserite nel calendario venatorio 2023-2024 (a partire dalla moretta e dal moriglione): “Il Tar ha disposto la chiusura della caccia al moriglione e alla moretta, come indicato dallo stesso Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), per il 20 gennaio, mentre la Regione Emilia-Romagna aveva indicato la data del 31 gennaio prestando il fianco a un’impugnazione”.
“Tre ordinanze del Tar in due anni: la giunta non si fa domande? Perché continua a inseguire i fantasmi?”, rimarca la consigliera. “L’amministrazione regionale intende, discostandosi peraltro dalle indicazioni di Ispra, continuare a sostenere la lobby dei cacciatori?”, incalza la capogruppo.
La risposta arriva dall’assessore Alessio Mammi: “Sul calendario venatorio non ci sono favori a soggetti specifici, non ci sono lobby, rappresenta un punto di equilibro fra gli interessi in campo, uno strumento che regolamenta in modo corretto questa attività”. Conclude sul parere di Ispra: “Il parere di Ispra non è vincolante”.
“Siete in una bolla, uscite da lì. Peraltro la vostra pagina web non è ancora stata aggiornata con le decisioni del Tar”, replica Gibertoni.
(Cristian Casali)