La giunta fornisca, “sulla base delle informazioni disponibili, i dati relativi alla diffusione del vaiolo delle scimmie nella nostra regione, precisando se e quali misure siano state previste, anche in accordo con il ministero della Salute e le istituzioni sanitarie del nostro Paese, per monitorare e fronteggiare il rischio di diffusione della malattia e se intenda fare chiarezza rispetto alle modalità di trasmissione del virus evitando che venga alimentato lo stigma nei confronti delle persone Lgbt+”.
Al question time del Movimento 5 stelle ha risposto l’assessore alle Politiche per la salute, affermando che “il virus appartiene alla stessa famiglia del vaiolo, ma si differenzia per una minore diffusività e gravità. In Emilia-Romagna, ad oggi, non si registrano casi. Sono già state avviate interlocuzioni con il ministero della Salute e con l’Istituto superiore di sanità, oltre che con i laboratori di riferimento, anche regionali. Teniamo monitorata la situazione, occorrono comunque attenzione e prudenza”.
I pentastellati ricordano che “il contagio sembra essere possibile solo a fronte di contatti stretti fra persone e l’andamento della malattia, il cui patogeno è comunque noto da tempo, pur avendo in alcuni casi aspetti di severità, non ha, ordinariamente, esiti letali”; i contagi, però, potrebbero aumentare anche in Italia, come sta avvenendo in Europa, Nord America e in Australia. Secondo il M5s, desta perplessità la comunicazione del “Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), nell’affermare che le persone gay sono a rischio per tale epidemia quando ad oggi sappiamo invece che le persone a rischio sono genericamente tutti coloro che hanno rapporti sessuali occasionali, indipendentemente dall’orientamento sessuale”.
Replicando all’assessore, il M5s ha detto che “è positivo il monitoraggio per fare chiarezza verso le modalità di trasmissione. Occorre, però, non alimentare lo stigma verso gli omosessuali. Lo stesso direttore dello Spallanzani ha detto che non è una malattia legata all’omosessualità”.
(Gianfranco Salvatori)
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