Agire affinché sia introdotto il reato di omicidio sul lavoro e sia varata “una riforma severa di tutto il sistema degli appalti e sub appalti”. E’ quanto chiede la consigliera del Gruppo misto in una interrogazione a risposta immediata.
“Se non è stata una fatalità allora cosa è stato? -ha esordito la consigliera-. Una ricerca di maggiori profitti, la mancanza di cultura della manutenzione e della sicurezza, vie di fuga assenti, visto che alcuni si sono salvati e altri no? Credo che la tragedia di Bargi ci dica che c’è stato un fallimento, della politica, dei sindacati confederali, del patto per il lavoro, della concertazione stessa così come del tavolo continuo permanente. I morti di Suviana gridano, non solo per non essere dimenticati, ma perché sia appresa una lezione da quanto accaduto. Suviana resterà la pagina più nera e contraddittoria di questa regione, che fa teoria sulla sicurezza sul lavoro ma nei fatti, poi, questa teoria esonda sulla pratica. Vorrei che si ammettesse che questa tragedia ha rappresentato uno spartiacque e che la regione aprisse alla possibilità dell’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e dell’istituzione di una Procura nazionale del lavoro”.
La risposta in aula è arrivata dall’assessorato competente. “La tragedia del 9 aprile mette in evidenza la necessità di un confronto permanente e di nuovi provvedimenti legislativi e normativi per rispondere in maniera preventiva e agire sulle possibili cause degli infortuni -precisa l’assessore-. Assicuriamo alle Autorità piena collaborazione delle nostre strutture per individuare le cause di quanto accaduto e per l’accertamento delle responsabilità e della verità. Ho rappresentato al ministero del Lavoro l’assoluta necessità di confini precisi alle incontrollate procedure di ricorso ai subappalti e di un rafforzamento delle strutture cui competono i controlli”. “Per quanto attiene all’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e l’istituzione di una Procura nazionale, sono aspetti su cui non abbiamo competenza ma, intuendo lo spirito della proposta, mi impegno ad aprire un confronto con il governo su tali tematiche”.
La risposta è stata considerata “insoddisfacente” dalla consigliera del gruppo Misto, in particolare sul fronte dell’apertura alle proposte formulate. “Ritengo tuttavia che sia mancato lo sdegno necessario: mi auguro che questo sdegno sarà espresso nelle sedi competenti e che a questo seguano azioni concrete”, ha concluso la consigliera.
(Brigida Miranda)
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