COMUNICATO
Parità, diritti e partecipazione

Question Time. Mori (Pd): “Far rientrare un minore italiano illegalmente trattenuto in Turchia”

La consigliera dem chiede l’attivazione della Regione nel caso di un bambino emiliano-romagnolo illegalmente trasferito e trattenuto in Turchia dal padre

“Attivarsi formalmente con le Autorità competenti per sostenere la posizione del piccolo bambino emiliano-romagnolo in qualità di cittadino italiano e la richiesta di rientro immediato dalla propria madre”.

E’ la richiesta che la consigliera Roberta Mori (Pd) avanza alla Giunta regionale in un question time. La consigliera reggiana ricorda come questo minore sia da due anni trattenuto in maniera illegale in Turchia dal padre, accusato di sequestro e sottrazione di minore dal Tribunale di Firenze.

Mori, ricordando come l’infaticabile azione della madre ha portato non solo all’identificazione del luogo in cui il minore viene trattenuto dal padre, ma anche a diverse pronunce dei Tribunali turchi che hanno stabilito come il bambino debba tornare insieme alla madre sul suolo italiano, lancia un ulteriore allarme perché un organo giurisprudenziale turco ha stabilito come fino al 20 gennaio il bambino debba rimanere presso la residenza turca della madre in attesa della sentenza definitiva. Stante la situazione, la consigliera sollecita la pronta risoluzione del caso e ricorda i passi compiuti sia dal Ministero degli Esteri che dal Parlamento italiano. L’atto è stato sottoscritto anche dai consiglieri Andrea Costa e Ottavia Soncini (Pd).

Replicando alle sollecitazioni poste dalla consigliera Mori, la Vicepresidente della Giunta Elly Schlein ha sottolineato come quella riportata sia “una situazione emblematica perché si deve sempre tenere presente l’interesse del minore e della sua tutela come prescritto dalle convenzioni internazionali”. Schlein ha poi dichiarato che non mancherà la sollecitazione della Regione nei confronti del ministero degli Esteri per la pronta risoluzione della vicenda.

Roberta Mori si è detta soddisfatta delle risposte ottenute, “che confermano una volta di più la sensibilità della Giunta verso i temi della violenza domestica e della violenza assistita e per garantire a questo minore di godere dei diritti offerti dalla cittadinanza italiana”.

(Luca Boccaletti)

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