La Regione si attivi per sostenere e rafforzare il progetto Ragazze Digitali ER.
A chiederlo è il Partito democratico con un’interrogazione a prima firma Roberta Mori e sottoscritta anche da Marcella Zappaterra. “Si tratta di un progetto giunto alla terza edizione in Emilia-Romagna, come esperienza inclusiva, integrata e intersezionale alle misure ‘Donne e Digitale: una risorsa indispensabile’ del programma Data Valley Bene Comune 2020-2025, nell’ottica di un empowerment formativo delle giovani donne necessario ad abbattere -spiega Mori- stereotipi e divari digitali di genere, contribuendo all’obiettivo strategico della loro piena partecipazione alle transizioni e alla crescita socioeconomica nella regione”.
“La giunta nei giorni scorsi ha posto le condizioni per assicurare i finanziamenti e le attività per l’edizione 2025 del progetto nonostante il cambio imminente di esecutivo regionale. In questi anni la Regione ha creduto e sostenuto il progetto contro il divario digitale”, spiega l’assessora Paola Salomoni per il quale “sono stati investiti 600mila euro. Si è partiti dal coinvolgimento dei soli Atenei e ora ci sono anche 8 enti di formazione oltre le Università che si occupano di questa iniziativa. Quest’anno faremo 26 camp e ci occuperemo di temi importanti quali, fra gli altri, l’Intelligenza Artificiale, le disparità di genere, la robotica e la stampa in 3D specie in campo medico”.
Risposta alla luce della quale Roberta Mori ha espresso piena soddisfazione.
(Luca Molinari)