La Regione vuole operare per il pieno riconoscimento dei diritti dei bambini delle coppie monongenitoriali? Vuole sostenere l’approvazione da parte del Parlamento italiano di una proposta di legge sugli atti pubblici in materia di filiazione che superi le attuali discriminazioni fra i bambini e corrisponda ai valori di eguaglianza e di libertà alla base dell’Unione Europea? Vuole sostenere, sul piano tecnico e giuridico, i Comuni che ne facciano richiesta nelle operazioni connesse al riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali? La Regione parteciperà alla manifestazione sul tema prevista per il 12 maggio e indetta da numerosi sindaci?
A chiedere alla giunta di prendere posizione sul riconoscimento della filiazione dei bambini e delle bambine di coppie omogenitoriali è, in un’interrogazione, Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) che ricorda il contesto giuridico e politico che accompagna questa situazione: “La giunta intende sostenere questa battaglia di civiltà?”
Chiara la risposta della giunta affidata all’assessore al Welfare Igor Taruffi: “bisogna tutelare l’interesse superiore dei minorenni e i loro diritti. Ci preoccupa quando votato dalla commissione del Senato italiano: i bambini non possono restare in un limbo e siamo al fianco dei sindaci che manifestano e manifesteranno per veder riconosciuto questo diritto, bisogna operare per i loro diritti e per estendere questi diritti che sono già riconosciuti nella vita reale e che vanno anche riconosciuti a livello legislativo”.
Parole alla luce delle quali Piccinini si dice soddisfatta perché “affronta un tema serio, usando toni molto diversi da quelli del centrodestra a livello nazionale. Serve un riconoscimento di questi diritti”.
(Luca Molinari)
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