COMUNICATO
Ambiente e territorio

Question time Piccinini (M5s): “Deviare il traffico aereo dell’aeroporto Marconi di Bologna”

Alcuni studi avrebbero chiarito come la maggior parte dei sorvoli a bassa quota della città di Bologna si sarebbero potuti evitare

“La Regione intervenga per promuovere l’uso delle piste contrapposte evitando i sorvoli della città di Bologna sia in atterraggio che in decollo anche nelle ore diurne”.

Questa la sollecitazione che Silvia Piccinini (M5s) consegna alla giunta regionale sul tema del traffico aereo generato dall’aeroporto ‘Guglielmo Marconi’ di Bologna.

Richiamando anche recenti studi che attesterebbero la evitabilità dei sorvoli a bassa quota della città di Bologna sia in decollo che in atterraggio, Piccinini sollecita la giunta affinchè “i successi di un Ente partecipato, quale l’Aeroporto Marconi, non confliggano con la salute pubblica” e ribadisce la possibilità di traslare tutto il traffico in entrata e in uscita in direzione Ovest. “Nonostante una gestione di 14 movimenti ora invece dei 26 attuali -continua la pentastellata- questa soluzione, ipotizzata anche dalla stessa ENAC, sarebbe ampiamente praticabile in tutte le fasce orarie non troppo affollate. Se si fosse adottato questo criterio, dal gennaio all’ottobre 2023 si sarebbero potuti evitare circa 17mila sorvoli a bassa quota della città di Bologna arrecando un chiaro danno alla salute pubblica e all’ambiente.”

L’Assessore al Welfare, Politiche giovanili, Montagna e aree interne Igor Taruffi, a nome della giunta, ha quindi replicato ai quesiti posti chiarendo che “l’uso delle piste contrapposte con decolli e arrivi dalla direttrice Ovest determina una riduzione della capacità operativa dello scalo felsineo del 43% in quanto l’accumulo del ritardo, con un’operatività a 14 voli ora, non potrebbe essere recuperata entro la giornata. Oltre a ciò è necessario un approfondito studio per capire se tale modalità possa garantire adeguati standard sulla sicurezza aerea con corretto distanziamento tra velivoli”. Taruffi ha poi concluso ricordando l’impegno di tutti gli enti coinvolti per ridurre l’impatto ambientale “testimoniato dalle modifiche alle procedure di decollo che si sommano allo stop dei sorvoli cittadini durante le ore notturne”.

Silvia Piccinini alla luce delle risposte ottenute si è quindi dichiarata non soddisfatta. “Le risposte fornite sono ambigue e poco comprensibili -ha ribadito la capogruppo- e soprattutto rilevo l’uso dei termini sicurezza e fattibilità come paraventi. I dati dello studio compiuto pochi giorni fa da un consigliere, che sarebbero stati di competenza della giunta regionale, parlano chiaro: una diversa gestione degli aeromobili in arrivo e in partenza dall’aeroporto Marconi è possibile e in parte già in uso oggi, tutto sta che le istituzioni coinvolte vogliano realmente affermare questa scelta per tutelare in primis la salute pubblica”.

(Luca Boccaletti)

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