“Chiarire come si stia dando seguito agli impegni previsti dalla risoluzione n. 7721 approvata dall’Assemblea Legislativa il 5 dicembre 2023”.
A chiedere specifiche informazioni sulle campagne antiviolenza ideate dalla Regione Emilia-Romagna è Silvia Piccinini (M5s) la quale rammenta la campagna ‘Il nostro silenzio non ci proteggerà’, declinata attraverso i volti di operatrici e operatori dei centri antiviolenza e del mondo sociosanitario, psicologi, mediatrici e mediatori culturali, e quella denominata ‘Se te lo dice è violenza’, partita ufficialmente il 15 gennaio 2024 e composta da dodici manifesti, uno per ogni mese dell’anno, da affiggere nelle strade e nelle piazze dell’Emilia-Romagna, rivolti alle donne che si trovano in situazioni a rischio e che ancora hanno difficoltà a riconoscere i segnali propri della violenza di genere.
A fronte di questi impegni, Piccinini sottolinea come il fenomeno della violenza sulle donne sia in preoccupante crescita e che “l’Italia è uno dei pochi paesi dell’Europa occidentale in cui non è previsto l’insegnamento nelle scuole dell’educazione sentimentale: per comprendere la gravità di una simile carenza, basti pensare che l’ordinamento svedese ne ha sancito l’obbligatorietà ben sessantasei anni fa. Vi è quindi la necessità di introdurre in maniera strutturale l’insegnamento all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, sollecitando le istituzioni competenti”.
Silvia Piccinini, ricordando poi come nello scorso mese di dicembre l’Assemblea legislativa ha approvato una sua risoluzione che impegnava la giunta regionale a moltiplicare gli sforzi per sensibilizzare a riconoscere le tipologie di violenza meno evidenti, a integrare la campagna ‘Se te lo dice è violenza’ rivolgendosi sia alle donne che agli uomini e ai violenti in particolare e a sollecitare le istituzioni competenti per inserire strutturalmente l’educazione sentimentale nelle scuole di ogni ordine e grado, chiede lo stato di attuazione degli impegni consegnati all’esecutivo regionale.
In fase di risposta, l’assessora alle pari opportunità Barbara Lori ha confermato la disponibilità a “recepire l’indicazione proveniente dall’aula e perciò nelle prossime uscite la campagna verrà integrata con un messaggio rivolto direttamente anche agli uomini che si accompagnerà allo slogan già individuato”.
Silvia Piccinini si è detta soddisfatta delle risposte ottenute e ha rimarcato nuovamente la necessità di formazione specifica sugli abusi narcisisitici. “Serve lavorare molto sia sull’abuso psicologico che rivolgendosi anche agli uomini, maltrattanti o meno, affinché l’onere delle violenze non ricada sempre e solo sulle donne”.
(Luca Boccaletti)