Mettere al più presto in sicurezza la Valle di Zena, nel bolognese, come sollecitato dai cittadini del Comitato Val di Zena, e precisare modalità e tempistiche degli interventi. Lo chiede con un’interrogazione a risposta immediata in Aula Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle).
“Il torrente Zena -ha ricordato la consigliera- ha esondato a seguito dell’alluvione di maggio, con gravissime conseguenze per circa 300 famiglie della zona. Residenti e cittadini di Loiano, Pianoro e San Lazzaro di Savena si sono riuniti nel Comitato Val di Zena, sollecitando più volte le istituzioni a intervenire per la messa in sicurezza e pulizia dell’alveo del torrente. Ma le richieste sono rimaste prive di ascolto. Da un recente sopralluogo è emerso che le problematiche accertate nella Valle di Zena risultano di particolare gravità, tali da rappresentare un pericolo per l’incolumità delle persone. Visto l’avvicinarsi dell’inverno, occorre abbassare l’alveo fluviale e rimuovere gli alberi e gli arbusti già presenti o a rischio caduta, in vista di un successivo riassetto dell’intera asta fluviale”.
Ha risposto il sottosegretario di giunta Davide Baruffi: “Il sopralluogo del 9 ottobre scorso è stato fatto per appurare le segnalazioni. La risposta al Comitato verrà data nei termini di legge. In quanto alla tempistica, va detto che la recente ondata di maltempo ha condizionato gli interventi. Per la messa in sicurezza, nei prossimi giorni, meteo permettendo, a Botteghino di Zocca verrà sistemato il bacino dell’Idice e del Sillaro. Sono pronti 450mila euro per sistemare l’alveo del torrente Zena oltre a 1,2 milioni di per il ripristino del sistema idraulico a Pianoro e San Lazzaro. A queste risorse si aggiungono i fondi Fesr per la funzionalità idraulica ed ecologica per 1.050.000 euro”.
La consigliera ha replicato: “Evidente che il problema non è di risorse ma le tempistiche sono strategiche visto che ci avviciniamo all’inverno. È assolutamente prioritario intervenire in maniera tempestiva. Bisogna poi considerare anche altri aspetti che condizionano il tema del dissesto idrogeologico. È stato tolto spazio a fiumi e torrenti e serve un ragionamento sul riassetto territoriale per il riassorbimento dell’acqua in occasione di eventi eccezionali ma ormai costanti. Avrei voluto delle tempistiche, la risposta è a metà”.
(Lucia Paci)