Semplificare la gestione degli appalti di piccoli importi e l’accesso alle piattaforme digitali, in particolare per i Comuni di piccole dimensioni. È il contenuto di un’interrogazione a risposta immediata in Aula del Partito democratico firmata da Luca Sabattini (primo firmatario), Palma Costi e Francesca Maletti, la cui richiesta è segnalare in Conferenza delle Regioni o direttamente al Governo, le criticità evidenziate nella gestione degli appalti di piccoli importi, l’ottenimento del Codice identificativo di gara (Cig) e all’accesso e gestione delle piattaforme digitali. “L’obiettivo -ha precisato Sabattini- è semplificare e velocizzare tali processi, migliorando così l’efficienza e l’efficacia dell’amministrazione pubblica”.
“Le nuove piattaforme per l’ottenimento del Cig -ha poi chiarito il consigliere- insieme all’obbligo di utilizzo di questi strumenti per gli affidamenti diretti inferiori a 5mila euro, hanno causato ritardi e complicazioni e particolari disagi nei Comuni di piccole dimensioni. Questi rallentamenti, aggravati dalle difficoltà operative legate all’uso dello Spid, ostacolano i lavori delle stazioni appaltanti. Gli ‘smart Cig’, precedentemente utilizzati, offrivano una maggiore chiarezza e semplificazione nelle procedure. Anci e Uncem hanno manifestato all’Anac e al ministero delle Infrastrutture e trasporti le preoccupazioni rilevate dai Comuni sull’obbligo di utilizzo delle piattaforme digitali per tutti gli appalti pubblici, in vigore dal 1° gennaio. In risposta a questo appello Anac ha spostato al primo ottobre questo adempimento. A questo punto è importante capire come la Regione possa accompagnare questa transizione verso nuovi percorsi digitali. Dobbiamo accompagnare tutte le istituzioni regionali, sia i grandi che i piccoli Comuni. La semplificazione delle procedure è un passo fondamentale per rendere lo Stato più vicino alle esigenze delle autonomie e dei cittadini”.
Ha risposto l’assessore al Bilancio e Riordino istituzionale Paolo Calvano: “Il codice dei contratti non concede deroghe e le disposizioni di legge vanno applicate. Regione e altri enti locali non hanno margini di manovra non potendo prevedere strumenti digitali intermedi. Rilevata la difficoltà nell’applicazione delle nuove norme e per consentire un graduale adeguamento delle nuove disposizioni Anac ha indicato norme di carattere transitorio. Sino al 30 settembre è possibile accedere alla piattaforma nazionale per importi sotto i 5mila euro senza quindi ricorrere alle piattaforme certificate. Resta comunque l’obbligo dello Spid. Tutto ciò complica i percorsi di semplificazione che la Regione sta portando avanti. Scriverò al ministro competente per segnalare la questione e renderemo partecipi anche le altre Regioni, tramite la conferenza Stato-Regioni, affinché il governo modifichi questa disposizione. Sarà nostra cura essere al fiano delle amministrazioni, locali se la norma non troverà un nuovo perimetro, per evitare effetti negativi”.
Il consigliere si è detto soddisfatto: “Credo che siano stati sottolineati tutti gli elementi sollevati con un’azione diretta che sosteniamo pienamente. Chiediamo di essere aggiornati sugli sviluppi”.
(Lucia Paci)