COMUNICATO
Imprese lavoro e turismo

Question time Zamboni (Europa verde): “Allarme caldo, tutelare le lavoratrici e i lavoratori”

La risposta di Davide Baruffi: “Condividiamo queste preoccupazioni, diverse le iniziative attivate a tutela di questi lavoratori, monitoriamo i vari accordi che si stanno attivando, accompagniamo le parti”

“Allarme caldo: tutelare le lavoratrici e i lavoratori”.

La richiesta, con un’interrogazione a risposta immediata in aula, arriva da Silvia Zamboni (Europa verde). Il tema è quello della sicurezza sul lavoro, la consigliera, in particolare, sollecita l’esecutivo regionale a interpellare il governo nazionale, oltre a sindacati e associazioni imprenditoriali, “a definire un accordo urgente per ridefinire l’organizzazione del lavoro se le temperature superano i 35 gradi”. Per Zamboni non si può escludere “anche la sospensione delle attività e l’utilizzo della cassa integrazione ordinaria, come peraltro previsto dall’Inps”.

“Le ondate di calore rappresentano una delle maggiori minacce per la salute derivanti dal cambiamento climatico: le temperature estreme sono responsabili di migliaia di morti in tutto il mondo ogni anno”, sottolinea Zamboni, spiegando che “Cgil, Cisl e Uil hanno scritto una lettera alla ministra dal lavoro Marina Calderone, chiedendo ‘urgenti interventi specifici’ e ‘una campagna informativa da divulgare con ogni mezzo di comunicazione’. L’obiettivo dei sindacati è sollecitare il ministero, in raccordo con l’Inail, a dare ‘urgenti indicazioni alle imprese di valutare – insieme alle rappresentanze sindacali – modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro’, rimodulando turni e orari, fino ad arrivare, se necessario, all’astensione dalle attività e all’utilizzo della cassa integrazione, come prevede Inps dal 2017 secondo quanto riportato in un decalogo dell’Inail sul lavoro in caso di temperature superiori ai 35 gradi (anche se solo percepite). I due enti fanno poi presente che, indipendentemente dalle temperature rilevate nei bollettini, l’Inps riconosce la cassa integrazione ordinaria in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda dispone la sospensione delle lavorazioni in quanto ritiene sussistano rischi o pericoli per la sicurezza e la salute di lavoratori e lavoratrici, compresi i casi in cui le sospensioni siano dovute a temperature eccessive”.

La risposta arriva in aula dal sottosegretario alla presidenza Davide Baruffi: “Condividiamo queste preoccupazioni, diverse le iniziative attivate a tutela di questi lavoratori, monitoriamo i vari accordi che si stanno attivando, accompagniamo le parti, abbiamo redatto un documento sul problema, con le valutazioni dei rischi, con particolare attenzione all’informazione e alla formazione”.

Per Zamboni, in replica, “è importante vigilare”.

(Cristian Casali)

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