La non accessibilità da terra all’area gestita dalla società ‘Valli Meridionali di Comacchio’ determina l’impossibilità di effettuare adeguati controlli sull’attività venatoria esercitata? E ancora, cosa ha impedito di perfezionare il protocollo d’intesa per completare la cessione gratuita di quel luogo come stabilito nel 2008?
Sono i quesiti che Silvia Zamboni (Europa Verde) pone alla Giunta in un articolato Question time sulla zona di Boscoforte nel comune di Comacchio (Ferrara).
Ricordando il notevole pregio naturalistico della penisola valliva ubicata al confine tra il comune di Argenta e quello di Comacchio all’interno del ‘Parco del Delta’, Zamboni chiede all’esecutivo regionale le ragioni del mancato perfezionamento del protocollo d’intesa firmato nel 2008 che sanciva il passaggio gratuito dell’area al demanio regionale.
Rimarcando anche i “crescenti danni ambientali arrecati dall’attività venatoria” Zamboni chiede se, non si “ritenga opportuno acquisire l’intera penisola di Boscoforte, estendendo a tutta l’area il divieto di caccia e la definizione di area protetta”.
In fase di replica, il Sottosegretario della Giunta Davide Baruffi ha chiarito che “la zona è sottoposta a vigilanza da parte di polizia provinciale, polizia locale, carabinieri forestali e guardie ecologiche e che solitamente tale attività viene svolta accedendo alla zona dall’acqua”. Baruffi ha poi sottolineato che il protocollo d’intesa firmato nel 2008 non ha cogenza in quanto “non approvato dalla Giunta regionale”. Per quanto riguarda i danni derivanti dall’attività venatoria, il Sottosegretario ha specificato che la società che gestisce l’area organizza visite guidate nella parte settentrionale della penisola e l’Ente Parco ha dichiarato non rilevare alcun danno da un’attività di caccia che, negli ultimi due anni, ha visto una costante diminuzione dei capi prelevati”.
Zamboni si è riservata l’esame dettagliato della risposta fornita prima di dichiararsi sulla replica ricevuta in quanto “la risposta che ci è stata fornita delinea un quadro completamente differente da ciò che risulta ad Europa Verde”.
(Luca Boccaletti)


