La Regione spieghi se e come è coinvolta nel progetto, chi gestisce e quali siano i requisiti per accedere alla “Casa Arcobaleno”, recentemente istituita a Reggio Emilia e destinata ad accogliere e fornire servizi di inclusione sociale esclusivamente a giovani LGBTI+ in stato di grave marginalità.
Lo chiede la consigliera Maura Catellani (Lega) in un’interrogazione firmata anche da Matteo Montevecchi, Andrea Liverani e Valentina Stragliati. Molti i quesiti posti alla giunta: qual è il modello di intervento su cui è basato il progetto “Casa Arcobaleno”, come la Regione “sia stata coinvolta nella fase di individuazione del fabbisogno, progettazione, gestione di un progetto/intervento”, a che titolo sia coinvolta l’Acer, chi sia il proprietario “dell’immobile messo a disposizione per l’accoglienza abitativa e l’erogazione dei servizi”, a quale titolo Arcigay di Reggio Emilia “sia stato individuato di fatto quale unico soggetto erogatore dei servizi”, quali i requisiti richiesti per poter accedere e se sia richiesto l’Isee Erp per poter accedere agli alloggi di edilizia residenziale pubblica, come si accerterà lo status di “persona LGBTI+”, in quale modo si attesterà “il possesso del requisito della situazione di marginalità sociale causata dalla deprivazione abitativa subita da parte del nucleo familiare d’origine esclusivamente in dipendenza del cosiddetto “coming out” relativo al proprio status, se tra coloro che possono essere accolti vi siano anche dei minorenni. Infine, Catellani vuole sapere se “ritenga l’iniziativa “Casa Arcobaleno” di Reggio Emilia coerente e conforme con l’intero quadro normativo applicabile, con particolare anche se non esclusivo riferimento alle politiche abitative e agli interventi sociali svolti a livello locale”.
La Casa Arcobaleno è stata presentata dal presidente di Arcigay Gioconda, Alberto Nicolini, il 14 novembre. Per la giunta comunale, continua la consigliera riportando le dichiarazioni degli assessori alla Casa e alle Pari opportunità, si tratta di un progetto di diritti civili e di politiche abitative.
(Gianfranco Salvatori)