La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha aperto la sessione comunitaria 2016, che ha l’obiettivo di individuare le priorità della Regione all’interno del programma di lavoro della Commissione europea e di avviare la preparazione della posizione regionale sulle iniziative che saranno considerate più significative per il loro possibile impatto sul nostro territorio. Tre i documenti di lavoro sui quali si incentrerà l’esame delle commissioni assembleari e l’udienza conoscitiva degli stakeholder, prevista per il prossimo 19 aprile: la Relazione per la Sessione Comunitaria dell’Assemblea legislativa per l’anno 2016, il progetto di legge d’iniziativa della Giunta “Legge comunitaria regionale per il 2016” e il progetto di legge d’iniziativa della Giunta “Collegato alla legge comunitaria regionale 2016 – Abrogazioni di leggi regionali”. Relatore dei due progetti di legge è stata nominata Silvia Prodi (Pd), mentre relatore di minoranza è stato nominato Stefano Bargi (Ln).
La legge comunitaria “recepisce, nella fase discendente del diritto comunitario, le norme che incidono sulla legislazione regionale,” hanno ricordato i tecnici dell’Assemblea legislativa e della Regione, “adeguando l’ordinamento regionale, di pari passo con le semplificazioni introdotte in seguito al riordino istituzionale, secondo le modifiche normative adottate in sede europea in tema di prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (attuazione della direttiva Seveso 3), di misure ambientali, di contrasto al tabagismo, di artigianato, rifiuti, energia, cooperazione mutualistica, pari opportunità”. L’obiettivo della sessione comunitaria è di suscitare “il più ampio dibattito possibile sulle politiche dell’Unione europea, sempre più rilevanti per la società regionale”. Il Collegato alla legge comunitaria- hanno sottolineato i tecnici– “lega all’approvazione annuale della legge comunitaria la revisione dell’ordinamento regionale attraverso interventi di semplificazione normativa, disponendo l’abrogazione di 54 leggi regionali”. La Relazione predisposta dalla Regione, infine, “fotografa la situazione dell’Emilia-Romagna rispetto agli obiettivi fissati dalla Strategia Europa 2020, finalizzata a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in particolare per quanto riguardo il tasso occupazione, il tasso di ricerca e sviluppo, i target ambientali (riduzione di anidride carbonica, utilizzo di fonti di energia rinnovabili, consumo di energia primaria), la crescita inclusiva (tasso di abbandono scolastico e numero di laureati) e il tasso di rischio povertà”.
Al termine dell’illustrazione dei documenti di lavoro sono intervenuti il consigliere Tommaso Foti (Fdi-An), che ha sottolineato come “in svariati articoli della legge comunitaria regionale la Giunta non si sia limitata a un semplice recepimento delle norme europee, ma vi abbia introdotto modifiche incisive, utilizzandoli anche come scorciatoia legislativa per l’adeguamento del nuovo ordinamento normativo previsto dalla legge regionale di riordino istituzionale”, e il consigliere Andrea Bertani (M5s), che ha chiesto “chiarimenti sulla legge comunitaria”. Il tecnico della Regione ha risposto che “la Giunta ha mantenuto una rigorosa coerenza legislativa, modulando gli adeguamenti normativi unicamente sulla di base esigenze di modifica effettivamente riscontrate”.
In chiusura è stata presentata la sezione de sito internet dell’Assemblea legislativa denominata “Assemblea in Europa”, rivolta a chiunque (consiglieri, cittadini, portatori di interesse, altre amministrazioni) sia interessato ad avere “un quadro completo di quanto fatto negli ultimi anni e di quanto si continua a fare per migliorare la partecipazione della Regione ai processi decisionali europei e l’attuazione delle politiche e del diritto europeo, mettendo a disposizione gli atti prodotti e la relativa documentazione e informando in tempo reale sulle iniziative future”.
(lg)