COMUNICATO
Assemblea

Regione. Al via in commissione iter su bilancio di previsione 2021 e pluriennale al 2023

Nel complesso una manovra da 12 miliardi e 484 milioni di euro, di cui oltre 9 miliardi per la sanità regionale. In commissione sono intervenuti i leghisti Pompignoli, Marchetti e Pelloni

Al via in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, l’iter di approvazione del bilancio di previsione 2021 e pluriennale al 2023 della Regione Emilia-Romagna, con voto finale in Assemblea previsto per il prossimo dicembre. La proposta di legge regionale per il bilancio di previsione 2021-2023, presentata questa mattina dall’Assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, contiene quattro priorità: welfare e sanità, trasporti e scuola, sostegno alle imprese e investimenti degli enti locali. Nonostante la situazione pandemica, e quindi un contesto di partenza con molte criticità, il bilancio 2021 è stato costruito su entrate pari a quelle previste a gennaio 2020.  Nel complesso una manovra da 12 miliardi e 484 milioni di euro, di cui oltre 9 miliardi per la sanità regionale. Nello specifico: 9 miliardi per la sanità regionale (+ 600 milioni rispetto al 2020), incremento del Fondo regionale per la non autosufficienza, 457 milioni (+7 milioni), incremento del fondo sociale regionale (+3 milioni), contributi alle gestioni pubbliche dei servizi alla persona, conferma dell’impegno finanziario a favore di nidi e scuole per l’infanzia nonché per le politiche sugli affitti. Per i trasporti è previsto un incremento dei fondi per il trasporto pubblico locale (gomma e ferro), il finanziamento a regime del trasporto pubblico locale gratuito per gli under 14 anni e il finanziamento in quota parte del trasporto pubblico locale gratuito per gli under 19 anni. A sostegno delle imprese sono poi stati stanziati 10 milioni per il fondo straordinario Covid, per il cui ampliamento è in corso un confronto con il governo, il rifinanziamento della legge regionale 14 per l’attrattività delle imprese, per 40 milioni nel triennio, un nuovo fondo per la transizione digitale (4 milioni di euro) e l’internazionalizzazione delle imprese (17 milioni nel triennio). Sono poi state confermate le risorse per il fondo energia, per il sistema dei laboratori e i confidi. Continuano, inoltre, gli investimenti nel sistema turistico e per il completamento del waterfront. Sono stati stanziati, inoltre, 10 milioni per il sistema fieristico e 10 milioni per la formazione. Sono poi previsti forti investimenti, per puntare sulla crescita sostenibile: saranno investiti quasi 1 miliardo e mezzo di euro di risorse regionali nel triennio, di questi oltre 630 milioni già per il 2021. Gli investimenti previsti riguardano l’edilizia sanitaria, big data e innovazione, l’elettrificazione delle linee ferroviarie regionali, il fondo investimenti per gli enti locali emiliano-romagnoli, il programma straordinario di investimenti per i territori maggiormente colpiti dalla pandemia Covid, i territori montani e le aree interne. L’assessore Calvano ha poi evidenziato come “nonostante il complicato contesto di partenza causato dalla situazione pandemica, la nostra linea guida è stata quella di non far sentire solo nessuno, accompagnando tutti i cittadini emiliano-romagnoli in ogni fase della propria vita”. Al termine dell’intervento del titolare del Bilancio, il consigliere Daniele Marchetti (Lega) ha chiesto spiegazioni sul fondo straordinario da 10 milioni di euro rivolto anche al mondo dello sport, chiedendo, in particolare, “se riguarda lo stesso capitolo di bilancio da cui si andrà ad attingere per aiutare il comparto sportivo penalizzato dalle restrizioni”. Sullo stesso tema anche il presidente Pompignoli ha sollecitato chiarimenti su quelli che saranno i destinatari di queste risorse. L’assessore ha spiegato che allo sport andranno circa 3 milioni di euro, per sanare le situazioni più critiche, precisando che il prossimo anno si valuterà se stanziare ulteriori risorse. Sui destinatari di questi fondi ha invece chiarito che è in corso un confronto con il mondo sportivo per definire delle priorità, rassicurando, comunque, che ci sarà un’attenzione particolare per i gestori di piscine e palestre. Simone Pelloni, sempre della Lega, ha invece chiesto all’esponente dell’esecutivo se, come da atto d’indirizzo approvato in Assemblea lo scorso luglio, sia previsto l’abbassamento dell’Irap per le gestioni pubbliche legate al sociale. Nel merito Calvano ha spiegato che “per intervenire in modo diretto sull’Irap c’è un problema di carattere legislativo”.  A tal proposito ha aggiunto: “per ridurre l’Irap alle aziende in montagna si è dovuto intervenire con un contributo, pratica analoga si potrebbe fare anche per le Aziende pubbliche di servizi alla persona”.

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