Defr e manovra sono stati illustrati dal relatore di maggioranza Luca Sabbatini (Pd). “E’ l’atto più importante dell’intero anno e si prefigge l’obiettivo di sostenere la crescita economica, partendo dalla presa d’atto che il nostro Pil cresce più della media nazionale, tanto che nel 2022 dovremmo avere recuperato tutti i punti di Pil persi con la pandemia. Ora -ha spiegato il consigliere- è importante utilizzare le risorse pubbliche come volano per investimenti e crescita; inoltre, è importante proseguire nel corretto utilizzo dei fondi europei, rafforzare le politiche sociali e la sanità pubblica, così come dare supporto a turismo, agricoltura, commercio e garantire copertura al 100% per tutte le borse di studio. Riserviamo molta attenzione anche al sostegno alla transizione energetica, in modo che non ci siano contraccolpi per il settore produttivo e il mondo del lavoro. Gli investimenti servono a trainare l’economia: nessuno deve essere lasciato solo, lo abbiamo detto tutti in campagna elettorale e dobbiamo mantenere questo impegno”. L’esponente del Pd ha citato ricerche di Istituti come Prometeia che sottolineano l’importanza dell’export per l’Emilia-Romagna.
Nettamente diversa la posizione del relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) che, intervenuto anche a nome della collega relatrice di minoranza Maura Catellani (Lega), definisce il Defr come “timido e per nulla vigoroso, con numerose ‘lacune’ sull’attività di alcuni assessorati: lavoro, formazione, scuola, non sono trattati come si dovrebbe. È arrivato il momento che questa Giunta stabilisca obiettivo chiari, dato che non si parla delle conseguenze dello sblocco dei licenziamenti, ci sono politiche passive di sostegno al reddito e non si parla della riduzione del costo del lavoro così come non c’è attenzione al collegamento tra domanda e offerta di lavoro né tra formazione e lavoro, così come non c’è nulla sul tema ‘parità’ benché a ciò sia stata dedicata un’apposita Assemblea”. Linea critica anche sul tema sanità: “Non si capisce a che punto siamo arrivati con le nuove assunzioni di personale con funzioni socio-sanitarie e -spiega Bargi- siamo alle prese con problemi anche sul fronte della formazione, che vede ritardi negli accordi con le Università”.
La discussione in Assemblea legislativa prosegue con gli interventi dei rappresentanti dei vari gruppi assembleari.
(Luca Molinari)