COMUNICATO
Assemblea

Regione. Assestamento e collegato 2018-2020, polemica in Aula su finanziamento a fondazione Symbola

Su contributo per adesione a Symbola, M5s e Fdi parlano di “scelta sbagliata”; per Ln “finalità elettoralistiche”; replica del Pd “non difendiamo gli interessi di qualcuno”; Si “respingiamo allusioni infondate”

Polemica nel dibattito su assestamento e collegato al bilancio di previsione 2018-2020 riguardo al finanziamento regionale alla fondazione Symbola: critiche da M5s, Ln e Fdi, replica di Pd e Si.

“Come da tradizione del Partito democratico – è intervenuta in Aula Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle – anche in questo bilancio c’è un’attenzione particolare per le fondazioni, in particolare per quelle riconducibili a una precisa area politica e al Pd”. Si tratta della fondazione Symbola, “che riceverà dalla Regione ingenti fondi”. La consigliera M5s si è concentrata poi sulla partita dei centri di formazione: “sostenere quelli misti pubblico-privato significa dare meno soldi ai centri a totale partecipazione”.

Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia ha sottolineato come i costi della sanità ricadano sempre di più sugli utenti emiliano-romagnoli, dai codici bianchi nel pronto soccore alle visite specialistiche dirottate sul privato. Il consigliere Fdi ha poi chiesto maggiore attenzione su case famiglia e assistenza agli anziani, “soprattutto in questo momento di aumento della soglia di povertà e di calo delle nascite”.

Dei fondi di garanzia per le imprese ha parlato Stefano Bargi della Lega nord, che ha sottolineato “come le piccole imprese facciano molta fatica a rivolgersi al fondo centrale rispetto alle grandi imprese”. Il consigliere del Carroccio ha proposto di alzare l’attuale tetto di 100.000 euro a 120.000 euro: “L’attuale soglia è molto bassa, alzandola si consente di dare operatività a questo strumento”.

Andrea Bertani (M5s), come la collega di partito Piccinini, ha criticato l’adesione della Regione Emilia-Romagna alla fondazione Symbola di cui è fondatore e attuale presidente Ermete Realacci, ex deputato Pd: “ogni anno ci sono polemiche sulle fondazioni”, ha sottolineato il pentastellato. Sui vitalizi agli ex consiglieri regionali, ha poi chiesto l’adeguamento, mediante emendamento, alle nuove regole nazionali anche in Assemblea legislativa.

Nel suo intervento, Igor Taruffi (Si) ha replicato a Bertani e Piccinini sul tema fondazioni: “non accettiamo le vostre allusioni” ha affermato il capogruppo. Ha poi sollecitato un maggiore coinvolgimento delle parti sociali in fase di redazione dei bilanci previsionali. Il consigliere ha sottoscritto due ordini del giorno, al fine di reperire 550mila euro a sostegno del trasporto pubblico locale nelle aree più svantaggiate e per incentivare la crescita del settore termale.

Anche Paolo Calvano (Pd) ha criticato Bertani e Piccinini. “Si imbarbarisce il dibattito, mentre dovremmo tutelare il ruolo delle istituzioni” ha rimarcato il consigliere dem. Su Symbola ha quindi ricordato che “non è vicina alla politica, è un’associazione no profit e noi non difendiamo gli interessi di alcuno”. In merito alla programmazione regionale, ha concluso il consigliere, “l’Emilia-Romagna deve essere riformista, avendo il coraggio, come avviene nel salto in alto dopo aver superato una prova, di chiedere al giudice di alzare l’asticella ”.

Per Michele Facci (Misto-Mns) si tratta di una manovra omnibus in cui “interventi e misure di natura finanziaria e giuridica sono stati inseriti dalla Giunta un po’ alla rinfusa e con una logica politica contraddittoria”. E ha fatto alcuni esempi: 1,3 milioni per il Tecnopolo di Bologna, “punta dell’iceberg di una messe di finanziamenti spesso, in passato, sconfinanti nello spreco”; 500mila euro destinati alla cooperazione internazionale, cifra identica a quella stanziata per le scuole dell’infanzia, “scelta politica difficile da condividere”; il trasferimento di Villa Salina al Teatro Comunale di Bologna, “nel solco degli ingenti finanziamenti pubblici di cui l’ente lirico bolognese ha sempre beneficiato, spesso, però, caratterizzandosi per scarsa capacità gestionale”. Inoltre, il consigliere sovranista ha criticato l’impianto del collegato normativo, evidenziando come sia infarcito di interventi legislativi di natura generale che avrebbero richiesto modifiche normative di sistema da apportare direttamente alle singole leggi regionali interessate. Infine, Facci ha illustrato un ordine del giorno presentato per finanziare con più fondi l’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale.

Massimiliano Pompignoli (Ln) ha criticato la difesa d’ufficio operata dal Pd circa il contributo di 25mila euro per l’adesione della Regione alla fondazione Symbola, in quanto, “non essendo pervenuta alcuna spiegazione, si alimenta il dubbio di una scelta dettata da finalità elettoralistiche”. Analoga critica ha rivolto all’ordine del giorno del Pd finalizzato a creare un fondo di 550mila euro da destinare ai Comuni regionali che si trovano in difficoltà a finanziare i servizi di trasporto pubblico locale, liquidandolo come “una mera fotocopia di un emendamento presentato dalla Ln (500mila euro) per sostenere finanziariamente i comuni della Romagna messi in difficoltà da scelte dell’azienda trasporti che opera in quel territorio”.

(Giulia Paltrinieri, Luca Govoni e Cristian Casali)

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