COMUNICATO
Governo locale e legalità

Regione, autonomia. Sì in commissione Politiche economiche a documento Giunta

A favore il Pd, Ln e M5s non partecipano al voto. Botta e risposta tra Ln e Pd sulla richiesta di autonomia e tra M5s e Pd sul percorso istituzionale seguito

Ulteriori forme e condizioni di autonomia in ambiti strategici quali la ricerca scientifica e tecnologica, l’internazionalizzazione delle imprese e il sostegno all’innovazione nei sistemi produttivi e allo start up di impresa. E, ancora, una maggiore autonomia in tema di rigenerazione urbana e di programmazione degli investimenti nel settore della scuola, delle infrastrutture e a sostegno dell’occupazione, specie giovanile, grazie alla compartecipazione alle entrate fiscale, che permette la quantificazione di risorse certe ed eventuali risorse aggiuntive. Questi, in sintesi, i punti salienti contenuti nel parere espresso dalla commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, sul “Documento di indirizzi della Giunta per l’avvio del percorso finalizzato all’acquisizione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell’articolo 116, comma terzo, della Costituzione”. A favore della bozza di parere elaborata dalla presidente Serri ha votato il Pd, mentre Ln e M5s non hanno partecipato al voto.

Gabriele Delmonte (Ln), nel rimarcare lo scarso coinvolgimento delle opposizioni nella redazione della bozza di parere della commissione e nel ribadire il giudizio negativo del Carroccio sul documento della Giunta, giudicato inefficace rispetto all’obiettivo di richiedere quote di maggiore autonomia in taluni ambiti di intervento, ha presentato un parere alternativo stilato dalla Ln. Infine, sul tema delle risorse finanziarie necessarie a garantire la maggiore autonomia, il leghista ha censurato l’atteggiamento omissivo dell’esecutivo regionale.

L’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, ha replicato a Delmonte che tra la posizione della Giunta e quella della Ln sul tema dell’autonomia c’è una differenza molta marcata. L’esecutivo regionale – ha affermato – si muove nel pieno rispetto dell’articolo 116 della Costituzione e dell’unità nazionale, mentre la Ln, ne sono prova gli atti delle Giunte di Lombardia e Veneto, agisce forzando i limiti dell’articolo 116 della Carta costituzionale e mettendo in discussione gli ordinamenti dello Stato in materie, ad esempio, quali scuola e università.

Barbara Lori (Pd) è intervenuta per annunciare il voto contrario del Pd al parere presentato dalla Ln, dato che – ha spiegato – i contenuti e le finalità del ‘contro-parere’ evidenziano una distanza profonda sul tema dell’autonomia tra le due forze politiche.

Luca Sabattini (Pd) ha sottolineato come il documento che contiene gli indirizzi della Giunta sia finalizzato ad avviare un confronto col Governo. Dunque – ha evidenziato – non quantificare con cifre o percentuali le risorse finanziarie utili a garantire una maggiore autonomia è strategico per non negoziare al ribasso. Al di là degli approcci differenti al tema dell’autonomia tra Pd e Ln così come tra Emilia-Romagna da un lato e Lombardia e Veneto dall’altro, – ha concluso il Dem – in sede di confronto col Governo la piattaforma negoziale e la procedura tecnica saranno le medesime, dato il quadro normativo univoco di riferimento. Motivo per cui – ha auspicato – un consenso unanime al documento dell’esecutivo regionale avrebbe come risultato quello di rafforzare l’azione del presidente Bonaccini.

Andrea Bertani (M5s) ha risposto a Sabattini argomentando che, se davvero il Pd voleva la condivisione, doveva consentire, come chiesto dalle opposizioni, un percorso istituzionale non a tappe forzate e con i necessari passaggi di consultazione delle parti sociali e del sistema delle autonomie. La scelta politica del Pd di rifiutare tutte le proposte di percorso istituzionale che andavano in questa direzione – ha concluso – ha indotto i 5stelle a non partecipare al voto.

La presidente Serri ha chiuso il dibattito ricordando l’apprezzamento per le politiche economiche della Regione, in particolare in relazione all’attrattività e all’internazionalizzazione, manifestato dalle parti sociali nel corso della consultazione promossa dalla Giunta sul proprio documento di indirizzi e il pieno e convinto appoggio alla richiesta di maggiore autonomia.

(Luca Govoni)

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