I nuovi buoni pasto acquistati dalle amministrazioni pubbliche locali e dalla Regione sono al centro di un’interrogazione del Partito democratico e di Sinistra Italiana.
I nuovi buoni pasto day Ristoservice non vengono infatti accettati dalla maggior parte degli esercenti a causa delle commissioni troppo elevate (prima erano poco superiori al 5% e ora sono passate al 18,57% con margini di guadagno ristrettissimi per i venditori).
I proponenti chiedono quindi alla Giunta di attivarsi per assicurare “ai collaboratori delle pubbliche amministrazioni che hanno stipulato la nuova convenzione con la società Day che i buoni siano spendibili negli stessi esercizi e alle condizioni precedenti.” Anche perché, rimarcano i consiglieri di Pd e Si, “il buono pasto costituisce da un lato un diritto del collaboratore e gli consente di risparmiare sul costo del pasto, dall’altro – invece che un rimborso dei pasti in busta paga – consente benefici sia al dipendente, all’ente e all’azienda del lavoratore che agli esercenti convenzionati, perché fidelizzano la clientela”.
(Giulia Paltrinieri)