Come sono state pagate le multe ricevute dalla giunta con le auto di servizio e come è avvenuta la gestione delle sanzioni: sono stati gli amministratori stessi a pagare di tasca loro o se n’è fatta carico la società che gestisce il trasporto, inserendo quindi questo costo nel corrispettivo complessivo del servizio? A insistere sulla questione, portando sul tavolo della giunta un’interrogazione, è la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvia Piccinini, che ha sollevato il caso delle multe agli amministratori di viale Aldo Moro.
L’esponente M5s sottolinea come “il sottosegretario alla presidenza della giunta Andrea Rossi del gruppo Pd avrebbe affermato che rispetto alle multe ricevute nell’utilizzo delle auto di servizio per impegni dei componenti della giunta la Regione non ha messo un euro nelle multe, perché quelle che non sono state archiviate sono state pagate direttamente dagli amministratori“.
Inoltre “lo stesso parlamentare Pd -insiste la consigliera- avrebbe affermato che le violazioni ai limiti di velocità in alcuni casi sono necessarie per ragioni di sicurezza, dovute ai continui spostamenti del presidente da un luogo all’altro della regione; ragione per la quale la giunta aveva fatto richiesta di equiparare gli autisti ad agenti di pubblica sicurezza, dotandoli di strumenti di segnalazione simili a quelli dei vigili urbani come paletta e lampeggianti”.
Piccinini sottolinea poi come “le richieste avanzate dalla Regione e i decreti prefettizi successivamente emessi fanno riferimento alla qualifica di agente di pubblica sicurezza per i conducenti delle autovetture di servizio in uso al presidente” e, quindi, “si dovrebbe desumere che se gli autisti indicati nei decreti prefettizi non stanno conducendo per ragioni di servizio il presidente, ma altri soggetti, non godano della qualifica di agente di pubblica sicurezza”.
Per questo, la consigliera del Movimento interroga la giunta per sapere “come siano avvenuti i pagamenti delle multe che sulla base delle parole di Rossi sono state pagate direttamente dagli amministratori, come avvenga la gestione delle contravvenzioni eventualmente ricevute dalla società di noleggio con conducente impegnata nei servizi in favore dei componenti della giunta, precisando se anche in questo caso siano questi ultimi a farsene carico o se provveda la società stessa e se tale costo rientri in qualche modo nel corrispettivo complessivo del servizio”.
Inoltre Piccinini chiede “se siano avvenuti episodi tali da mettere a rischio la sicurezza di presidente, sottosegretario e assessori, al punto da costringere i conducenti dei mezzi utilizzati per i loro spostamenti al superamento dei limiti di velocità o, nel caso non fossero avvenute, perché Rossi ha affermato che le violazioni ai limiti di velocità in alcuni casi sono necessarie per ragioni di sicurezza. Se possa confermare che la qualifica di agente di pubblica sicurezza ai conducenti sia esclusivamente connessa alla loro funzione di accompagnamento del presidente, così come indicato nei decreti e, in caso contrario, perché sarebbero stati avanzati ricorsi relativi a multe ricevute nell’ambito di servizi nei quali non era impegnato il presidente, ma altri membri della giunta”.
(Margherita Giacchi)