COMUNICATO
Governo locale e legalità

REGIONE. PRINCIPIO ROTAZIONE DIRIGENTI, BERTANI-PICCININI (M5S): “MAGGIORANZA DA ALMENO QUINDICI ANNI NON CORRISPONDE ALL’APPLICAZIONE, 12 OTTOBRE ULTERIORE RINVIO”

I consiglieri in una interrogazione: “Dopo le leggi nazionali, mille proclami e tre delibere di due Giunte, non si fa ancora la rotazione. La Giunta chiarisca la relazione tra il differimento e il riordino istituzionale”

La legge regionale in materia, del 2001, stabilisce che “tutti gli incarichi dirigenziali sono conferiti nel rispetto del criterio di rotazione”, individuando “una durata di norma non inferiore a due anni e comunque non superiore a cinque, salvo rinnovo”, ma ad oggi “la medesima maggioranza da almeno quindici anni non corrisponde in modo effettivo all’applicazione del principio di rotazione, peraltro oggetto di specifica normativa nazionale anticorruzione nel 2012”.

A sollevare il caso sono Andrea Bertani e Silvia Piccinini (M5s), in una interrogazione alla Giunta in cui ricordano anche una delibera del 2014 che sanciva che in Regione “la rotazione degli incarichi dirigenziali, seppur da favorirsi in generale, si rende obbligatoria con riferimento agli incarichi dirigenziali che comportano la responsabilità di processi amministrativi a rischio corruzione” e che “è fissata una durata massima per ogni singolo incarico a rischio, oltre che un limite temporale massimo, che tenga anche conto di proroghe o rinnovi”: limite massimo che non può essere “mai superiore, compresi proroghe e rinnovi, ai 9 anni nel caso di responsabili di servizio con rischio corruzione medio-basso e ai 6 anni nel caso di responsabili di servizio con rischio corruzione elevato”.

In ogni caso però, spiegano i consiglieri, la stessa delibera prevede che “l’efficacia dei nuovi criteri avvenga a decorrere dal conferimento degli incarichi dirigenziali decorrenti dal 1/3/2016” e addirittura una nuova delibera del 12 ottobre 2015 stabilisce che “la decorrenza delle misure derivanti dal principio di rotazione degli incarichi dirigenziali viene rinviata all’01/07/2016”. Come se non bastasse, rimarcano i due, “con una delibera dedicata alla procedura di assunzione di dirigenti con contratto a tempo determinatoe, quindi, relativa ad un numero limitato di posizioni, comunque non superiore al 10% dei dirigenti dell’amministrazione, si interviene in realtà sulla totalità della dirigenza”.

Per questo motivo Bertani e Piccinini chiedono alla Giunta “se si intenda che i limiti di durata massima per la permanenza nel medesimo incarico o sul medesimo processo debbano non essere superati a tale data oppure debbano non essere superati per gli incarichi conferiti da tale data oppure ancora si calcolino solo a partire da tale data”; quale sia “la relazione intercorrente fra l’ennesimo differimento dell’attuazione del principio di rotazione e la motivazione addotta di operare ‘in coerenza col trasferimento dei principali contingenti del personale correlati al riordino istituzionale fissato all’1 gennaio 2016’” e, infine, “se nei casi di livello di rischio corruzione critico o elevato, si dovranno aspettare ancora  tempi fra i sei e i 9 anni per vedere ruotare dirigenti che magari sono nella medesima posizione da oltre un decennio, o se questo possa avvenire a partire dalle date individuate”.

(jf)

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