COMUNICATO
Assemblea

REGIONE. SASSI-PICCININI (M5S): ‘REVOCA COSTITUZIONE PARTE CIVILE IN PROCESSO CONTRO EX CAPO UFFICIO STAMPA E EX ASSESSORE OGGI DIPENDENTE, REGIONE CI RIPENSI”

In una interrogazione alla Giunta, i due consiglieri sottolineano come in questo modo si arriverebbe alla prescrizione del procedimento penale quando invece bisognerebbe perseguire “il soddisfacimento di tutti i danni causati, compreso il danno d’immagine”

“Da notizie recenti provenienti dalla stampa locale si apprende come sarebbe stato raggiunto un accordo, che sarà formalizzato a breve con una delibera dalla Giunta regionale, con la quale la Regione revocherà la propria costituzione di parte civile nel processo in corso contro l’ex capo dell’Ufficio stampa dell’Assemblea legislativa e di un ex assessore del Comune di San Lazzaro, oggi dipendente regionale”. Una decisione, quella della Regione, che porterebbe di fatto a un allungamento dei tempi, e quindi alla prescrizione dei reati ipotizzati. Parte da qui una interrogazione alla Giunta presentata da Silvia Piccinini e Gian Luca Sassi, consiglieri M5s, per sapere, in primo luogo, “quali siano i presupposti, di fatto e di diritto, che legittimano il ricorso all’accordo-transazione e i suoi contenuti salienti” e se l’esecutivo regionale non ritenga invece opportuno “mantenere la propria costituzione di parte civile” per “il soddisfacimento di tutti i danni causati, compreso il danno d’immagine”.

I due consiglieri chiedono inoltre alla Giunta “se non ritenga opportuno applicare integralmente le norme anticorruzione, senza alcuna deroga o interpretazione, quando si presentano casi di truffa da parte di collaboratori e dipendenti regionali, anche se tali imputazioni siano originate da precedenti rapporti di lavoro autonomo non subordinato”.

I fatti che hanno portato alla precedente costituzione di parte civile nel processo, scrivono i consiglieri nell’atto ispettivo, “sono ascrivibili alle attività, dell’epoca, dell’ex assessore Pd, presidente di una Cooperativa che era stata incaricata di svolgere un corso di aggiornamento rivolto al personale del Servizio Informazione e Stampa dell’Assemblea legislativa”, ma “secondo l’accusa ci fu un esborso della Regione di 10.000 euro a fronte di una decina di lezioni organizzate e tenute dalla cooperativa dell’ex assessore, attività che sarebbe parsa, al sostituto procuratore competente, totalmente ingiustificata, tenuto conto che il contratto prevedeva un’attività ben più consistente (circa 200 ore di lezione contro le 30 effettivamente erogate)”. Il capo d’imputazione addossato all’ex assessore, proseguono, “sembrerebbe essere stato quello di truffa aggravata in concorso”.

Ora, però, sottolineano Piccinini e Sassi, l’eventuale revoca della costituzione di parte civile “potrebbe comportare la perdita delle caratteristiche di priorità del procedimento penale, fissate da un decreto del presidente del Tribunale, con conseguente allungamento dei tempi per la definizione del procedimento che porterebbero di sicuro il procedimento oltre i termini previsti per la sua prescrizione (31/12/2016)”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link
: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

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