Garantire autonomia finanziaria agli organismi di ricerca regionali. A chiederlo, con una risoluzione rivolta al governo regionale, sono Silvia Prodi di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista, Igor Taruffi e Yuri Torri di Sinistra italiana e Barbara Lori del Partito democratico. In particolare, i quattro consiglieri chiedono alla giunta di programmare, già da quest’anno, l’attivazione di un intervento dedicato alla ricerca.
Per sostenere e rafforzare il sistema regionale della ricerca e dell’innovazione, si legge nell’atto d’indirizzo, “è necessario promuovere questo tipo di strutture fortemente orientate a sviluppare le più avanzate tecnologie a supporto del sistema produttivo”.
In ambito europeo, spiegano i quattro esponenti della maggioranza regionale, esiste l’esempio virtuoso del modello tedesco Fraunhofer, un’organizzazione che raccoglie 60 istituti di ricerca applicata in cui lavorano circa 24.000 tra ricercatori e ingegneri: l’organizzazione può contare su un budget annuo di circa 2,1 miliardi di euro (per il 30 per cento fondi pubblici). Un modello, rimarcano, che, sulla base di un programma di sviluppo tecnologico integrato sul territorio, potrebbe funzionare anche in Emilia-Romagna. Nella nostra regione, concludono Prodi e colleghi, sono presenti vari istituti di ricerca, accreditati presso la rete alta tecnologia, strettamente collegati alle università.
(Cristian Casali)