“Qual è il quantitativo di residui e ceneri prodotto dall’incenerimento dei rifiuti in Emilia-Romagna?”. E’ una delle domande che un consigliere di Forza Italia ha inserito in un’interrogazione rivolta alla Giunta nella quale viene sottolineato come, secondo i dati del quadro conoscitivo del Piano regionale di gestione dei rifiuti, nel 2010 queste ceneri rappresentavano “il 7,2 per cento dei rifiuti speciali non pericolosi smaltiti in discarica”.
Nell’atto ispettivo depositato oggi, il consigliere regionale chiede “un report degli ultimi cinque anni” per verificare se la quantità di residui derivati dall’incenerimento o dalla termovalorizzazione “sia in aumento”. Questo, come scritto nell’interrogazione, considerando il fatto che “l’incenerimento di rifiuti, oltre a emissioni gassose, produce scarti sia liquidi che solidi suddivisi in scorie pesanti o ceneri leggere. Su entrambe- continua l’atto- va tenuta alta l’attenzione per il loro smaltimento in quanto potrebbero contenere metalli pesanti e cloruri particolarmente inquinanti”.
Oltre a queste due richieste, con l’interrogazione l’Azzurro chiede lumi sulle “modalità di riutilizzo delle scorie” riportando nell’atto le esperienze di altri “Paesi europei che stanno sviluppando tecniche di riuso”. Considerando gli otto impianti di incenerimento e termovalorizzazione presenti in Emilia-Romagna, il consigliere interroga il governo regionale anche per conoscere “in quali impianti o discariche siano portate le ceneri non destinate al riutilizzo”.
Infine, facendo riferimento all’impianto Tre Monti di Imola, “il più grande della Regione”, il consigliere di Forza Italia invita la Giunta a spiegare “quale peso rivesta all’interno del sistema di smaltimento delle ceneri e quale sia il quantitativo di questi residui da incenerimento che accolga”.
(Andrea Perini)