COMUNICATO
Ambiente e territorio

Rifiuti. Lega nord: “Niente Tari nelle aree in cui le aziende smaltiscono in proprio gli scarti”/ foto

Con una risoluzione il Carroccio invita i Comuni della regione a una corretta applicazione della giurisprudenza sulla tassazione in materia di pattume

Escludere dalla Tari le aree in cui le aziende smaltiscono autonomamente i rifiuti speciali non pericolosi, servendosi di ditte specializzate. Lo chiede con una risoluzione il gruppo assembleare della Lega nord, invitando i Comuni della regione a una corretta applicazione della giurisprudenza sulla tassazione. Una recente sentenza della Corte di Cassazione infatti- si legge nell’atto di indirizzo- ha definitivamente stabilito il principio per cui le imprese che sostengono in autonomia i costi di raccolta dei propri rifiuti speciali prodotti in sede di lavorazione non possono essere assoggettate alla tassa sui rifiuti locali. Nonostante questo però, secondo gli esponenti del Carroccio- “permangono in molti Comuni dell’Emilia-Romagna disputate interpretative” e “si registrano statisticamente alti quantitativi di rifiuti urbani pro-capite raccolti”.

Numeri che potrebbero essere influenzati da “quote consistenti di scarti prodotti da attività economiche che nei regolamenti comunali vengono assimilati ai rifiuti urbani”. I consiglieri riportano, a questo proposito, il caso di Modena, che in una nota ha interpretato a suo modo la normativa escludendo solo parzialmente le imprese dalla tassazione, per quanto riguarda le aree direttamente coinvolte dalla produzione di scarti. “Simili applicazioni da parte dei Comuni- sottolinea il gruppo Ln- appaiono quantomeno bizzarre e foriere di conseguenze negative per le imprese”. Per questo i consiglieri invitano la Giunta a chiarire definitivamente con i Comuni questi aspetti della normativa in materia di disposizioni agevolative per le utenze non domestiche.

La risoluzione è a firma di Stefano Bargi, Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

(Giulia Paltrinieri)

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