La Giunta assuma una posizione chiara e definitiva sul progetto di un maxi impianto per la produzione di biometano a Parma, la cui valutazione di impatto ambientale è stata presentata lo scorso 15 marzo in Regione. A chiederlo, attraverso un’interrogazione presentata oggi, sono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Fabio Callori, Giancarlo Tagliaferri e Michele Facci.
“L’assessore Paola Gazzolo a parole- scrivono i consiglieri- forse dettate dalla vicinanza della scadenza elettorale per le regionali, si è detta contraria all’intervento e ha asserito che una risposta dalla Regione non si avrà prima di 6 mesi, ovvero dopo le elezioni. Ma da un’intervista al progettista dell’impianto risulta testualmente ‘che la Regione sia contraria è semplicemente una bufala, la Regione sponsorizza questi impianti e in diversi colloqui ci ha indicato la via maestra per riuscire a costruire l’opera’. Dichiarazioni confermate- continuano gli esponenti di Fdi- dall’orientamento già espresso dalla Regione su analoghi interventi progettati da Iren, non ultimo quello di Gavassa a Reggio Emilia. La preoccupazione è che la Regione tergiversi per sei mesi, in omaggio all’alleanza elettorale del presidente Bonaccini con il sindaco Pizzarotti, a elezioni passate”.
L’impianto dovrebbe sorgere su un’area di 168.500 metri quadrati comune di Parma, tra strada Nuova Naviglio e via Paradigna, a Nord dell’A1 e della linea ad alta velocità, in prossimità del termovalorizzatore Iren. Dovrebbe trattare 230mila tonnellate all’anno di rifiuti. “L‘idea di smaltire a Parma rifiuti provenienti da molte altre parti del territorio nazionale, come sarebbe richiesto dalle dimensioni e dalla posizione dell’impianto- continuano i consiglieri di destra- contrasta con la vocazione spiccatamente agroalimentare di un territorio che costituisce il cuore pulsante della Food Valley”. Per questo chiedono all’esecutivo se “ritenga compatibile un simile impianto con la Food Valley e con l’immagine di destinazione turistica a cui è legata”.
(Andrea Perini)