COMUNICATO
Ambiente e territorio

Rifiuti. Tari troppo alta per errori di calcolo, Bertani (M5s): rimborsare i cittadini

Interrogazione del consigliere che chiede alla Giunta di invitare i Comuni ad agire in autotutela e istituire un organismo di verifica e conciliazione regionale

Prevedere un rimborso per i cittadini che hanno versato più del dovuto per la Tari a causa di un errore di calcolo, invitando i Comuni ad agire in autotutela, istituendo un organismo di verifica e conciliazione regionale in accordo con la rappresentanza dei Comuni e delle associazioni degli utenti. Queste le richieste contenute in un’interrogazione presentata da Andrea Bertani (M5s).

Diversi Comuni hanno inserito nel conteggio per l’applicazione della Tari anche la quota variabile per quanto riguarda le pertinenze (garage, cantine, mansarde, box, etc). “Una famiglia di quattro persone- spiega Bertani- diveniva magicamente di cinque se possedeva un box, di sei se deteneva anche una cantina, di sette se aveva anche una soffitta”. In questo modo, spiega il consigliere, “sono stati pagati circa 70 euro l’anno ingiustamente dal 2014, in pratica quasi 300 euro totali”. Tanto che “molti cittadini si apprestano a fare ricorso, inviando diffide ai rispettivi Comuni che hanno richiesto il pagamento in eccesso in questi anni. Ma i Comuni potrebbero evitare inutili patimenti ai cittadini – spiega il consigliere – agendo in autotutela e modificando dove c’è bisogno i propri regolamenti, se risultano illegittimi, e le proprie tariffe.

Bertani, pertanto, interroga la giunta per sapere “se non ritenga opportuno intervenire per regolamentare la vicenda disponendo in automatico il rimborso per i cittadini che hanno versato più del dovuto, se non ritenga opportuno invitare i Comuni ad agire in autotutela, istituendo, in accordo con la rappresentanza dei Comuni e delle associazioni dei consumatori, un organismo di verifica e conciliazione regionale che intervenga a tutela dei cittadini e dei Comuni per trovare soluzioni atte a scongiurare la lite attraverso la restituzione totale o parziale delle somme versate, evitando costi e tempi lunghi dei ricorsi”. Infine, domanda “se non ritenga opportuno dare informazioni ai cittadini tramite le associazioni dei consumatori e il proprio portale circa l’esistenza della mediazione tributaria”.

(Margherita Giacchi)

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