Promosso con riserva il regolamento di ‘gestione del fondo d’ambito di incentivazione alla prevenzione e riduzione dei rifiuti’ riservato ai Comuni presentato nel pomeriggio in commissione Ambiente presieduta da Manuela Rontini. Approvato con i voti favorevoli del Partito democratico, sono stati però gli stessi consiglieri dem a mettere in chiaro che il parere favorevole al documento è vincolato alla revisione delle modalità di erogazione degli incentivi. Bocciano invece il regolamento, a cui Atersir ha apportato delle modifiche tecniche (un cambiamento su tutti quello riguardante il calcolo degli abitanti equivalenti) la Lega nord e Fratelli d’Italia-An.
Le strade per il finanziamento. Due sono le vie che portano gli incentivi del fondo (che per il 2017 sarà poco inferiore ai 10 milioni e 500mila euro) nelle casse dei Comuni. La prima riguarda le amministrazioni virtuose (quelle che hanno una produzione di rifiuti non inviati al riciclo per abitanti equivalenti inferiore al 70 per cento); la seconda riguarda i progetti per la riduzione dei rifiuti, per la realizzazione dei centri del riuso e per la riduzione dei costi della trasformazione dei servizi.
Le richieste. Il vincolo con cui i democratici hanno concesso il parere positivo riguarda proprio questa doppia via di incentivazione. “I Comuni che accedono ai finanziamenti perché virtuosi non devono entrare anche in quelli per i progetti”, spiegano in coro Luca Sabattini e Lia Montalti. “Serve garantire che i due percorsi non si sovrappongano- continuano- perché la legge regionale 16 aveva appunto lo scopo di premiare i Comuni virtuosi ma allo stesso tempo permettere agli altri di diventarlo”. Richieste che i tecnici di Atersir sottoporranno al consiglio d’ambito.
Le critiche. Chi ha bollato il regolamento come “disincentivante” è stato Stefano Bargi (Lega): “Il fondo è sostenuto dai Comuni non virtuosi. Quindi man mano che diminuiranno conseguentemente ci saranno meno finanziamenti per tutti, con il risultato che chi arriva per ultimo avrà pochissime risorse”. Anche Tommaso Foti (Fdi-An) ha puntato il dito contro il sistema di incentivi: “Il fondo dovrebbe aiutare maggiormente chi è rimasto indietro e non chi sta davanti”. Poi sul regolamento ha aggiunto: “I criteri di ripartizione vengono rimandati a una delibera del consiglio di amministrazione di Atersir. Così questo non è più un regolamento”. Massimo Iotti (Pd) ha replicato a Foti sottolineando che la “ratio della legge era quella di far aumentare i comuni virtuosi. Certo che se rimangono sempre gli stessi i finanziamenti arrivano a loro”.
PAIR. Nella stessa seduta della commissione è stato concluso il percorso delle osservazioni riguardanti il Piano d’aria integrato regionale con la votazione dei due pacchetti rimasti. Ora, nelle prossime sedute, verranno presentati e discussi gli emendamenti.