COMUNICATO
Sanità e welfare

Salute. Pdl di Barcaiuolo (Fdi) contro le dipendenze fisiche e comportamentali

Dieci articoli per rafforzare l’intervento della Regione. Fra i più colpiti gli adolescenti, dipendenti da droghe, internet, nuove tecnologie, gioco d’azzardo

Un progetto di legge per combattere le dipendenze patologiche, fisiche e comportamentali, per “accrescere efficacia ed efficienza dell’intervento della Regione in questo ambito cruciale per lo sviluppo dell’Emilia-Romagna e di ciascuno dei suoi territori”.

La proposta è di Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia) e si rivolge alle fasce di popolazione più colpite dalle dipendenze, in primis gli adolescenti, che hanno sviluppato forme preoccupanti di dipendenza aumentate durante i periodi di lockdown per la pandemia.

“La nuova fotografia degli adolescenti europei- afferma Barcaiuolo- sulla base dei dati pubblicati dello studio ‘ESPAD’ del 2016, riferisce una diminuzione del consumo di alcolici e tabacco e una crescente preoccupazione per la diffusione delle nuove droghe (Nps) e dipendenze comportamentali”. Gli adolescenti europei, tra i 15 e i 16 anni, sono dipendenti per lo più da nuove droghe – anche se la cannabis la fa da padrone, perché il consumo in Italia (27%) è superiore alla media europea (16%) – e da comportamenti (uso problematico di internet, gioco d’azzardo e gaming). Le dipendenze da sostanze, inoltre, “sono importanti fattori di rischio per la salute pubblica”. Fra le dipendenze comportamentali si segnalano l’utilizzo di internet, con l’accesso al dark web, le nuove tecnologie, il gioco d’azzardo, il cibo, il sesso.

Il consigliere scrive che “la salute psicofisica è un bene essenziale per il completo sviluppo sociale di ogni individuo ed è un aspetto fondamentale della qualità della vita. Contrastare ogni forma di dipendenza patologica significa contribuire all’empowerment (crescita consapevole, ndr) delle persone, sostenendo al contempo la comunità e il benessere collettivo”.

Nei 10 articoli che compongono il progetto di legge, si enunciano le finalità, il sistema regionale che si avvale della Consulta e dell’Osservatorio, misure dedicate “alla fascia di utenza di età minore, che, come si è detto, è probabilmente la più esposta alla diffusione della dipendenza patologica e la più vulnerabile rispetto alle sue conseguenze sul benessere individuale e sociale”. È prevista la valorizzazione del Terzo settore e la sensibilizzazione di studenti e famiglie in un’ottica di prevenzione.

(Gianfranco Salvatori)

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