L’Assemblea legislativa approva all’unanimità risoluzione targata Partito democratico, prima firmataria Katia Tarasconi, che, sul tema della formazione specialistica, impegna il governo regionale a “prevedere l’inserimento di requisiti ulteriori che, in accordo con le altre regioni, garantiscano, attraverso una congrua permanenza del medico sul territorio, un ritorno delle risorse economiche investite dalla comunità per formare queste figure professionali”.
Come ha spiegato Tarasconi in Assemblea, l’obiettivo è quello di prevedere criteri aggiuntivi, anche per l’Emilia-Romagna, per trattenere, per un periodo determinato, in regione i medici specialisti formati nelle nostre scuole.
La risoluzione è stata sottoscritta anche da Paolo Calvano, Lia Montalti, Marcella Zappaterra, Barbara Lori, Giuseppe Paruolo, Mirco Bagnari, Paolo Zoffoli, Luca Sabattini, Alessandro Cardinali, Manuela Rontini, Enrico Campedelli, Ottavia Soncini e Antonio Mumolo.
L’Assemblea ha invece respinto altre due risoluzioni, sullo stesso tema presentate da Lega nord e Cinquestelle.
Matteo Rancan (Lega nord) ha insistito, in aula, sulla necessità di “tutelare i nostri studenti specializzandi”.
Mentre Raffaella Sensoli (Cinquestelle) ha parlato delle azioni che il governo nazionale ha programmato per sopperire alla carenza di medici con una formazione specialistica: “raddoppio delle borse di studio nelle scuole di specializzazione e superamento, progressivo, del numero chiuso nelle facoltà di medicina”.
Anche Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia è intervenuto sul problema della “carenza di medici”. Situazione, ha rimarcato il consigliere, “che obbliga gli specialisti in servizio nelle strutture pubbliche a carichi di lavoro eccessivi, turni sempre più estenuanti e continue rinunce a riposi e ferie”. Conseguentemente, ha aggiunto, “aumentano le fughe di giovani specialisti verso il privato e all’estero, in cerca di soluzioni lavorative meno esasperate, con meno rischi e spesso meglio remunerate”. Anche nella nostra regione, ha quindi concluso il politico, “occorrono nuove misure a tutela degli investimenti fatti, favorendo il futuro insediamento lavorativo delle nuove figure professionali, come avviene già in molte altre regioni”.
(Cristian Casali)