COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità. Bignami (Fi): Criticità irrisolte in sistema emergenza, mancano mezzi soccorso avanzato e “funzioni ‘borderline’ a infermieri”

Nella Città metropolitana di Bologna, andrebbero attivate, secondo l’OMCeO, altre 5 auto mediche con i relativi 30 medici e infermieri

 

Galeazzo Bignami (Fi), facendo proprie le valutazioni dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri (OMCeO), punta il dito sulle “criticità” emerse nel “sistema dell’emergenza, in particolare per quel che riguarda i mezzi di soccorso avanzato (MSA) nell’ambito del sistema organizzativo emergenza-urgenza”.

Di qui, la richiesta alla Giunta regionale di conoscere se sia vero che l’attuale dotazione di mezzi di soccorso avanzato è insufficiente rispetto agli standard previsti per legge, in caso di risposta affermativa, per quali ragioni e come si intenda porvi rimedio.

Le “criticità” segnalate dall’OMCeO riguarderebbero, infatti, la dotazione di mezzi e di risorse umane rispetto agli standard previsti, basati sul rapporto tra mezzi e operatori sanitari e numero di abitanti, ampiezza e caratteristiche del territorio su cui si opera.

In totale, sempre secondo l’OMCeO, sul territorio regionale ci sono 44 mezzi operanti h24 e 5 h12, mentre, – segnala Bignami – per rispettare la normativa, dovrebbero risultare operativi circa 74 mezzi di soccorso avanzato (ambulanze): mancherebbero quindi 32 ambulanze. Nella Città metropolitana di Bologna – aggiunge – andrebbero attivate, secondo l’OMCeO, altre 5 auto mediche con i relativi 30 medici e infermieri.

Altra criticità, segnalata dall’Ordine dei medici, il fatto che la Regione anzichè risolvere la “dotazione insufficiente di mezzi”, ha prodotto, invece, – riporta Bignami – “linee guida che assegnano a operatori sanitari non medici funzioni ‘borderline’ rispetto ad atti deontologicamente, e non solo, di stretta competenza medica”.

Anche la Federazione degli Ordini dell’Emilia-Romagna (FRER) – sottolinea il consigliere –  aveva evidenziato, in una nota inviata al ministero lo scorso 26 luglio, le numerose criticità della situazione, sottolineando come le linee guida potessero di fatto produrre una diversa organizzazione del 118 in ogni Ausl del territorio.

La Regione, a parere dell’esponente di Fi, deve ”chiarire definitivamente se l’attuale situazione sul territorio regionale sia coerente con la normativa vigente e con gli standard previsti per legge e, in particolare, se a bordo dei mezzi debba essere presente un dottore in medicina o un dottore in scienze infermieristiche, seppure appositamente formato”, la definizione delle competenze, infatti, – aggiunge – senza nulla togliere all’importantissimo ruolo degli infermieri, serve a tutelare le rispettive professionalità, mettendo al riparo gli operatori da potenziali rischi nell’esercizio della professione in un settore delicatissimo, in cui le competenze possono inevitabilmente sovrapporsi”.

Bignami chiede dunque alla Giunta se condivida le perplessità dell’OMCeO e della FRER sulle criticità che riguardano il personale a bordo dei mezzi, sollecitandola a chiarire definitivamente chi debba trovarsi a bordo.

Mettendo poi in rilievo il “disallineamento” dei dati forniti alla stampa dall’assessore regionale alla Sanità, secondo il quale la Regione ha una dotazione di mezzi avanzati pari a uno ogni 33mila abitanti, rispetto a quelli forniti dall’OMCeO, il consigliere sollecita un confronto sulla gestione dell’emergenza nel suo complesso coinvolgendo fattivamente anche l’OMCeO e le rappresentanze delle categorie coinvolte.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

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