COMUNICATO
Sanità e welfare

Sanità Bologna. Ausl, Marchetti (Ln): rispettare i diritti dei lavoratori radio-esposti

“I direttori generali delle tre aziende sanitarie bolognesi”, spiega il consigliere “avrebbero violato il contratto collettivo nazionale negando i 15 giorni di recupero biologico previsti”

Ripristinare tutti i diritti contrattuali dei lavoratori del comparto sanità, dei tecnici di radiologia e non, anche in funzione della salute e della sicurezza. Lo chiede in un’interrogazione alla Giunta, Daniele Marchetti (Lega Nord) dopo aver appreso in un articolo del quotidiano sanitario nazionale AssoCareNews che “i direttori generali delle tre aziende sanitarie bolognesi, in violazione del contratto collettivo nazionale di lavoro e delle disposizioni del direttore generale del personale della Regione, intenderebbero mettere a repentaglio la sicurezza dei lavoratori radio-esposti, negando loro i 15 giorni di recupero biologico (ferie aggiuntive) previsti”.

Le disposizioni del direttore regionale del personale dovrebbero essere applicate proprio perché “frutto di una consulenza espressamente richiesta all’Aran (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle  pubbliche amministrazioni)” sottolinea Marchetti, che riporta anche il caso citato sulla stampa di un cardiologo e un pneumologo, operativo anche a Imola, che, avendo lavorato per molti anni senza un’adeguata protezione dalle radiazioni ionizzanti, si è visto riconosciuta dall’Inail la malattia professionale.

“In base alla normativa vigente i datori di lavoro hanno il dovere di prendersi ragionevolmente cura della sicurezza e del benessere dei loro dipendenti”, spiega il consigliere chiedendo il parere della Regione.

(Francesca Mezzadri)

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